08 novembre 2010

Sud, alberghi, B&B e turismo


Commentando questo post sul sud, Mauro ha lamentato la scarsità di alberghi al sud. Come si spiega? E soprattutto ne servirebbero di più?

L'investimento in un albergo richiede una domanda stabile dei servizi offerti da un albergo. Ci devono essere clienti che devono riempire l'albergo per un periodo dell'anno sufficiente a ripagare i costi di gestione e l'investmento nella struttura alberghiera. Non si apre un albergo se i clienti lo frequentano solo in alcuni periodi dell'anno.

Ciò spiega perché nei periodi in cui i turisti affollano le spiagge mancano i posti letto negli alberghi: l'eccesso di domanda in alcuni periodi, i picchi nella richiesta di posti letto non bastano a giustificare l'investimento in una struttura alberghiera.

E questo è ancor più vero al sud dove è più difficile intercettare il turista del fine settimana o il turista congressuale della parte più ricca d'Italia e dell'estero.

Servono davvero più alberghi alle zone d'Italia che vogliono incrementare il ruolo del turismo nella loro economia?

Forse no. I posti letto possono aumentare anche in altri modi. I bed and breakfast e gli agriturismi sono una valida alternativa, per molti aspetti migliore degli alberghi. Vediamo perchè.

I B&B spesso non richiedono investimenti rilevanti, che possono scoraggiare la creazione di alberghi o possono spingere l'impresa alberghiera a cercare di ottenere utili a tutti i costi.

Un bed and breakfast si può creare adattando appartamenti già esistenti con una spesa relativamente modesta e senza costruire nuove strutture. Ciò è apprezzabile specie in zone delicate dal punto di vista dell'ambiente o del paesaggio.

Inoltre una struttura come il B&B più facilmente usa le risorse del territorio rispetto ad un albergo perchè è più probabile che ospiti il turista che vuole conoscere la cucina e le tradizioni della zona in cui trascorre la vacanza e perchè il proprietario del B&B è più legato al territorio rispetto al manager di un albergo.

I soldi guadagnati da un albergo possono finire dall'altra parte del mondo, agli azionisti di un fondo americano, mentre i guadagni di un agriturismo più probabilmente sono reinvestiti nella stessa attività.

C'è poi un aspetto civico da considerare: una piccola struttura legata al territorio spinge chi la possiede a adottare e a richiedere comportamenti virtuosi a se stessi e a chi abita e gestisce un certo territorio.

Infine è meglio avere tante piccole strutture capaci di ospitare pochi turisti piuttosto che un solo albergo con decine o centinaia di stanze perchè la competizione aiuta a calmierare i prezzi.
Nelle zone più frequentate dai turisti c'è sempre il rischio di un comportamento opportunistico: si alzano i prezzi nei periodi di alta stagione o semplicemente si chiede al turista un prezzo elevato perché non ha alternative o perchè si pensa che non tornerà più.

La concorrenza offerta da strutture piccole e famigliari, può invece calmierare i prezzi e offrire una maggiore possibilità di scelta al turista che, se non gradisce un agriturismo, può sempre sceglierne un'altro nella stessa zona.

2 commenti:

  1. Lìultimo studio ha quantificato il nero in circa il 22% del PIL, oltre 300 miliardi. Forse è questa la causa principale del dissesto del nostro Paese non credi ? Altro che signoraggio

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  2. certo, l'evasione è concreta, mentre una certa idea di signoraggio è solo una frottola

    E non a caso qui ci si occupa marginalmente di signoraggio

    RispondiElimina

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