25 marzo 2011

Cara, cara cultura


Siamo alle solite: per finanziare qualcosa per cui non ci sono i soldi, nello specifico i fondi alla cultura, la politica non sa fare altro che appellarsi all'italica fedeltà alla pompa della benzina.
I fondi allo spettacolo sono finanziati con un bell'aumento delle accise.

Senza voler tornare di nuovo sulla composizione del prezzo del carburante alla pompa, vale la pena di ricordare che le accise sono un'imposta di fabbricazione sulle risorse, ma poi ci va calcolata l'IVA. Quindi l'effetto finale è decisamente superiore al semplice aumento delle accise.

Poi bisogna considerare che tutte le merci si muovono su gomma, quindi un aumento del carburante comporta un aumento dei prezzi dei trasporti che si riverbera su tutti i prezzi al consumo, generando alla fine inflazione.

La ciliegina sulla torta è che se non ci sono i soldi per la cultura e bisogna spremerli alla pompa, invece i soldi per la politica ci sono sempre!

Probabilmente basta avere qualche amico in qualche ministero ed ecco che i problemi magicamente si risolvono!

Speriamo che Napolitano rimandi il decreto indietro!

1 commento:

  1. geniale tremonti... siamo tornati ai tempi della DC: sigarette e benzina...

    che poi non è neppure una cattiva soluzione, visto che si aiuta un pò l'ambiente. Peccato abbiano dimenticato le sigarette

    RispondiElimina

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