27 gennaio 2012

Se la credibilità affonda


Due settimane fa la Costa Concordia è semiaffondata all'isola del Giglio a causa di una manovra azzardata del comandante Schettino che poi, al telefono con la capitaneria di porto, ha offerto il peggio di sè, rifiutandosi di fatto di risalire sulla nave a coordinare i soccorsi e offrendo giustificazioni che hanno fatto la gioia dei comici.

Come credere a un comandante che dice di essere scivolato in una scialuppa di salvataggio e per questo di aver abbandonato suo malgrado la nave?

Nonostante tutto il mondo abbia sentito e letto quanto basta per sperare che il comandante della Costa Concordia cambi mestiere, al sindacato dei capitani di lungo corso tutto ciò non basta neppure per una sospensione.

Non sappiamo cosa è successo davvero, si getta fango sulla categoria, forse Costa Crociere non doveva sospenderlo... sono state le allucinanti dichiarazioni di Antonino Nobile presidente dell'Uslac (vedi qui).

Questa è l'Italia che usa le regole in modo spregiudicato e poi si lamenta se arriva un Monti a cercare di ripristinare, con molti dolori e poche gioie, la credibilità perduta. Speriamo che questa Italia affondi insieme alla Concordia.

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