27 ottobre 2021

Draghi sbatte la porta. Forse non sapete che...

Nel mezzo della discussione sul futuro di quota 100, che scade a fine anno e che la Lega vorrebbe prolungare mentre altri sperano di non tornare alla legge Fornero, Draghi se n'è andato facendo sapere che "indietro non si torna".

Forse non tutti sanno che la prima uscita pubblica di Draghi dopo la nomina a Governatore della Banca d'Italia fu ad un convegno dedicato a Onorato Castellino, professore di economia all'Università di Torino, morto un anno prima.

Castellino, che convinse Mario Monti a accettare una cattedra nell'ateneo piemontese, ha dedicato le sue energie a studiare le pensioni ed è stato il punto di riferimento accademico di Elsa Fornero, la ministra a cui si deve la più importante riforma pensionistica degli ultimi anni. Insieme scrissero più un libro sull'argomento.

Nei suoi studi, Castellino si era conto che promettere pensioni troppo generose per troppo tempo (quindi andando in pensione troppo presto) avrebbe portato al collasso il sistema, una volta che fossero arrivati all'età della pensione troppi italiani rispetto a quelli che avrebbero pagato i contributi. 

Draghi ne ha appreso la lezione, come testimonia la presenza al convegno di commemorazione, e lo si capisce bene adesso che è al governo dove reagisce negativamente al tentativo di politici e sindacati di fargli cambiare idea sulle pensioni.

21 ottobre 2021

Pensione anticipata, meno soldi: perchè?

Perchè andare in pensione prima comporta uno sconto rilevante, anche del 20-30% ?

Lo possiamo capire con qualche semplice calcolo. 

Supponiamo di mettere da parte 100 euro l'anno per 40 anni e di spenderli per altri 20. 40 e 20 non sono scelti a caso. Sono, approssimativamente, gli anni di lavoro e di pensione. 

Si accumulano 100 per 40, ovvero 4000 euro. Si spendono in 20 anni: 4000 diviso 20, ovvero 200. 

Quindi per ogni 100 euro pagati per 40 anni un ipotetico pensionato incassa 200 euro (lordi).

Adesso immaginiamo di mandare in pensione 3 anni prima il lavoratore, che avrà accumulato 100 per 37 anni, quindi 3700, da distribuire in 23 anni. 

Risultato: 160 euro l'anno (per ogni 100 accumulati l'anno) invece di 200.  Dunque il 20% in meno con soli 3 anni di anticipo.

Abbiamo finto, per semplicità, che il rendimento delle somme sia pari a zero.

15 ottobre 2021

Tether: attenti alle criptovalute

Su cosa si basa il valore delle criptovalute come il Bitcoin? 

Le forti oscillazioni del prezzo di Bitcoin suggeriscono che il valore della più famosa delle criptovalute non dipende da niente.  Il Bitcoin è oggetto di speculazioni che fanno salire e scendere il prezzo,  espresso in dollari o euro, di molto in breve tempo. L'oscillazione del prezzo ne scoraggia l'uso come mezzo di pagamento, perchè implica forti rischi di perdite rispetto a una moneta.

Esistono però criptovalute di tipo diverso, come Tether. Si tratta di una stablecoin perchè dichiara di tenere sotto forma di riserva ogni dollaro raccolto, e quindi ha un prezzo stabile di (circa) 1 dollaro. In questo modo si possono scambiare Tether e poi convertirli in dollari, col vantaggio (secondo i creatori) di poter effettuare e ricevere pagamenti senza bisogno del sistema bancario, quindi in modo più efficiente (anche per chi svolge attività illegali).

Tether ha emesso 68 miliardi di unità, incassando 68 miliardi di dollari. Dove sono finiti? 
Se lo chiedono le autorità politiche e monetarie americane che sospettano che le riserve dichiarate non esistano o che siano investite in attività rischiose. 
Se gli utilizzatori pensassero di non poter convertire qualunque quantità di Tether in dollari, se ne libererebbero. La fuga da una criptovaluta potrebbe coinvolgerne altre e potrebbe estendersi al settore bancario.  

Anche la politica internazionale potrebbe risentirne. Se i soldi che gli emittenti di Tether fossero, in parte, investiti in Cina, come si comporterebbero, ad esempio, le autorità cinesi se, a fronte di una enorme richiesta di vendere tali attività e si esportazione dei soldi ottenuti dalla vendita? Potrebbero ostacolare la vendita per ragioni politiche oltre che per ragioni economiche?

Si capisce quindi perchè le autorità politiche e monetarie (FED) americane siano in allarme e stiano pensando di regolamentare le criptovalute e in particolare quelle che dichiarano di avere una riserva. Di fatto chi usa una stablecoin utilizza servizi molto simili a quelli di una banca. Perchè i fornitori di tali servizi non dovrebbero essere soggetti alle stesse regole di una banca?


06 ottobre 2021

Nobel per sordi

Ha senso l'appello di Giorgio Parisi, fresco vincitore del Nobel della Fisica 2021, per un maggiore finanziamento della ricerca scientifica che è fondamentale per il futuro dell'Italia? 

Vien voglia di rispondere: "sì, ovviamente, ha ragione il fisico romano a sperare che il prestigioso premio che gli è stato conferito aiuti a far capire ai politici l'importanza della ricerca, del suo finanziamento e delle ricadute per il sistema economico" ma temo la risposta più realistica dovrebbe essere no, non ha alcun senso. 

Il motivo può essere capito guardando il video (clicca qui) nel quale Giorgio Parisi, fresco vincitore del Nobel della Fisica 2021, ha provato inutilmente a spiegare a Matteo Bassetti che i dati suggeriscono che il calo dei contagi in Gran Bretagna si deve al lockdown prima che alla vaccinazione. Bassetti dà una risposta che non c'entra molto con l'osservazione del fisico e lo fa con l'atteggiamento di chi sa già tutto e non gliene importa nulla delle ragioni altrui. 

Ecco, chiedere che si aumentino le risorse per la ricerca come se la decisione non dipendesse da nient'altro che dalla volontà dei finanziatori, vuol dire rischiare di parlare con persone che non ascoltano, che pensano a altro e alla fine ti liquidano con osservazioni fuori tema e un sorrisino compiacente.

Per ottenere i soldi per la ricerca bisognerebbe convincere davvero l'interlocutore politico, a cui non costa nulla dirsi d'accordo salvo poi negare i fondi, e trovare i soldi, magari convincendo l'opinione pubblica oltre che i politici dell'inutilità di alcune spese o che maggiori imposte sono necessarie se non si vuole un futuro meno ricco di possibilità.

Insomma i sistemi complessi, che ha studiato il Nobel Parisi, sono presenti anche al di fuori della fisica e vanno affrontati in modo non ingenuo, come fanno tutti coloro che chiedono più soldi per il proprio settore, restando delusi dalla mancanza di risposte positive e concrete.

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