Il dibattito sul MES ha spinto qualcuno a parlare di titoli perpetui.
Me n'ero occupato nel 2014: http://www.econoliberal.it/2014/11/titoli-di-stato-perpetui.html
Emettere un titolo che scade tra 30 anni non è diverso dall'emettere un titolo di durata più brve rinnovato più volte, per cui possiamo considerare l'emissione di un titolo perpetuo equivalente all'emissione di un titolo di durata inferiore rinnovato un numero in finito di volte.
Equivalgono ma ad una condizione: che chi possiede il titolo possa venderlo, ovvero che esista un mercato che garantisca a chi possiede un titolo perpetuo di venderlo in tempi e con costi ragionevoli. In quel caso il titolo perpetuo o di durata magari superiore alla vita residua del sottoscrittore. Un titolo che non ha questi requisiti risulterà ben poco attraente e sarà accettato solo se offre un "premio" in termini di rendimento sufficientemente elevato.
In ogni caso vale la regola che i titoli a lungo termine devono offrire rendimenti superiori a quelli con scadenza inferiore, per convincere i sottoscrittori a assumersi rischi maggiori.
E' perciò difficile immaginare l'emissione di titoli perpetui a interesse molto basso o addirittura pari a zero. Ciò potrebbe succedere solo se fosse una banca entrale l'acquirente o un investitore che sottoscrive i titoli in cambio di altri vantaggi.