
Ci sono state, è vero, guerre, ma si è fatto di tutto per farle sembrare una cosa diversa. Nel 1991, ad esempio, l'Italia ha partecipato alla guerra del golfo per liberare il Kuwait da Saddam Hussein. La guerra è stata ribattezzata operazione di polizia internazionale, come se si dovesse fermare un automobilista indisciplinato.
Anche il cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano, s'è lamentato perchè -ha spiegato- chi fa la guerra poi non ha il coraggio di chiamarla guerra.
L'articolo 11 della Costituzione infatti pone limiti stringenti alle guerre. Ricordo di una nazione sconfitta che teme che vuole limitare il potere dei governi.
Nonostante l'articolo 11, i governi non esitano a usare la forza militare, come sta succedendo con l'intervento in Libia. Come arginare questa situazione e, soprattutto, diminuire le spese militari che aumentano?
Un suggerimento arriva dalla Lega, che oggi chiede al governo di rispettare l'articolo 11 (vedi qui) : regionalizzare l'esercito e usarlo per scopi di protezione civile.
Calderoli, preoccupato di fermare l'arrivo di clandestini, ha chiesto un esercito regionale per respingere e gestire i clandestini dal nord Africa.
Gli scopi della proposta non sono nobili, ma il metodo va preso in considerazione. In Italia ogni volta che c'è un problema e non si sa come risolverlo, lo si delega ad altri. La raccolta dell'immondizia a livello nazionale è problematica? Si sposta il problema a livello regionale e si decide che l'immondizia sia gestita nei confini regionali. E se non basta si delega il problema alle province: ognuno deve smaltire la sua immondizia.
E perchè non fare lo stesso con le forze armate? Se si regionalizzassero le forze armate, si potrebbe usare buona parte dei militari in altro modo, non solo per la protezione civile. Ad esempio per compiti di polizia urbana o per la difesa del territorio.
Il governo potrebbe gestire direttamente una parte dei militari per la difesa del territorio nazionale contro eventuali attacchi esterni. Se volesse avere a disposizione un maggior numero di militari dovrebbe dichiarare una guerra oppure dovrebbe chiederli alle regioni, incontrando il probabile rifiuto di alcuni, poco propensi a mandare in guerra o in missione all'estero i propri dipendenti. Dovrebbe chiedere a un vigile di lasciare il paese in cui lavora per mettersi a disposizione del governo che, in violazione dell'articolo 11, li vuol spedire a fare la guerra in qualche luogo lontano. Certamente in molti non sarebbero d'accordo e se la prenderebbero con la propria Regione.
Insomma, regionalizzare l'esercito, come propone -con altri fini- la Lega, pare un buon modo per spingere l'Italia a rispettare la Costituzione e a limitare la spesa militare, che scandalosamente aumenta anno dopo anno.