Qual è il
giusto livello di tassazione? Io è una vita che me lo chiedo. E ancora non sono riuscito a trovare una risposta esauriente. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
Innanzi tutto bisogna porre un'importante differenza tra
ricchezza e reddito. Se io ho 100.000 Euro in banca (o una casa del valore equivalente), ho una ricchezza di 100.000 Euro. Questo non dice nulla sul mio reddito, cioé le mie entrate annue. Se il mio stipendio è di 20.000 Euro l'anno netto (per semplicità), il mio reddito sarà di 20.000 Euro.
Quindi io avrò una ricchezza di 100.000 Euro e un reddito annuo di 20.000 Euro. Il primo problema è tassare la ricchezza o il reddito?
La ricchezza produce molto spesso reddito: se ho 100.000 Euro in banca produrrà interessi attivi. Questi sono reddito e in quanto tali sono tassati (al 20%). Se sono proprietario di una casa potrebbe essere affittata e l'affitto sarà tassato in maniera ordinaria o geniale (con la
cedolare secca).
Esempi sono: ho uno stipendio e questo è tassato con l'IRPEF(tassa sul reddito). Ho un terreno incolto e questo è tassato con l'IMU (tassa sulla ricchezza, altrimenti detta patrimoniale).
Ma non finisce qui, anzi, inizia qui.
Lo stato tassa il
consumo di beni e servizi (l'IVA), il
reddito prodotto dalle società di capitali (l'IRES), i
trasferimenti di ricchezza e patrimoni (imposta di registro),
la produzione di materie prime (accise), tassa la
produzione in maniera cervellotica (l'IRAP), per proseguire con tutta una serie di
balzelli come l'imposta di bollo, o legate al medioevo come l'imposta sulla pubblicità o sulle insegne e così via.
Secondo come assortiamo in ampiezza e profondità questo
mix di tasse e imposte, otteniamo effetti profondamente diversi sulla società.
Innanzitutto è giusto tassare progressivamente il reddito: se ho un reddito di 10.000 Euro e mi tassano al 10% è già tanto perché con 9.000 Euro l'anno non ci campo, ma le cose cambiano molto se ho ad esempio 100.000 di reddito o 10 milioni.
Se però ho 10 milioni di reddito fino a quanto mi posso spingere a tassare il ricco di turno? il 43% (come attualmente in Italia) o anche il 60%, perché tanto gli rimarranno sempre 4 milioni per vivere?
E riuscirò poi a tassarli sul serio queste cifre come in Francia sta tentando con molti
tentennamenti Hollande?
I ricchi come minimo tenteranno di fuggire oltre confine, come insegna Depardieu e la flotta di francesi che si è trasferita in Belgio.
Gli
Stati Uniti, in maniera molto pragmatica, hanno scelto una strada molto differente, partendo dalle teorie di
Laffer con la famosa curva, la cui teoria non condivido minimamente (per dirla alla Stiglitz è una "una teoria scarabocchiata su un foglio di carta"), hanno deciso di tassare al minimo i redditi e i patrimoni, con conseguente contrazione dei servizi resi dallo stato, puntando moltissimo sul recupero con le imposte indirette (l'IVA).
Il concetto è molto semplice:
si tassano poco i redditi, ma molto di più i consumi e siccome i ricchi consumano molto più dei poveri, recupero una parte del gap di tassazione. Una parte, ovviamente, non tutto: se voglio sanità, scuola e trasporti gratuiti (o quasi) dubito fortemente che tale gap sia colmabile solo con le imposte indirette.
Inoltre le imposte indirette hanno il difetto di essere molto poco progressive.
Io da parte mia nel mix di tasse eviterei una imposta patrimoniale o soluzioni alla Hollande, anzi, io abbasserei le aliquote massime dell'IRPEF. Però per correggere la mancanza di progressività introdurrei una aliquota (Europa permettendo) IVA sui beni di lusso del 35%.
Se compro una Ferrari, potrò ben permettermi di pagare qualche euro in più di IVA allo stato, no?