31 marzo 2022

N26


Mesi fa ho notato, guardando i video di qualche youtuber, che pubblicizzavano la carta di credito di N26.

Facile da gestire, conveniente, gestibile online: insomma il meglio della tecnologia applicata  una carta di credito emessa dalla banca tedesca N26 che nel suo sito scrive: "Sai perché Forbes ci ha nominati la migliore banca in Italia e nel mondo? Perché ti offriamo un servizio all’avanguardia e un mondo di vantaggi esclusivi".
 
Sarà... ma da qualche giorno sul sito della stessa banca si avverte: "la Banca d’Italia ha imposto alla Succursale Italiana di N26 l’astensione dall’intraprendere operazioni con nuova clientela, delineando aree di miglioramento in materia di antiriciclaggio. Questo ci impedisce temporaneamente anche di offrire nuovi prodotti e servizi alla clientela della Succursale Italiana, fino alla rimozione delle carenze individuate".


25 marzo 2022

Perché il gas in rubli?

Perché Putin chiede che le forniture di gas ai paesi "ostili" siano pagati in rubli, pur confermando la volontà di voler continuare a rifornire di gas l'Europa?

E' in atto una guerra della Russia contro l'Ucraina alla quale USA e UE hanno risposto con forti sanzioni economiche.

Tra le prime conseguenze ci sono stati il blocco delle riserve in valuta detenute presso le banche straniere, il quasi default del debito pubblico russo e il calo del valore del rublo rispetto ad euro e dollaro. Inoltre Mosca ha tenuto chiuso per quasi un mese la borsa, temendo un crollo del valore delle azioni, e ha deciso di rimborsare i titoli di stato in rubli.

La decisione di chiedere pagamenti in rubli è un modo per sostenere la moneta russa che rischia di perdere valore per le sanzioni che peggiorano e di molto le prospettive dell'economia, e perchè Mosca, decidendo di pagare in rubli i titoli di stato in scadenza, riempe i mercati delle valute di rubli di fatto inutili per acquistare beni in Russia. 

L'eccesso di offerta di rubli messi in vendita da chi li riceve, rischia pertanto di farne cadere il valore, con importanti effetti su inflazione e patrimoniali.

Di qui la scelta di Putin di richiedere pagamenti in rubli. La domanda di rubli può tenere alto il valore della moneta e spingere i russi, illusi dalla propaganda e da qualche dato economico "drogato" dalle scelte politiche, a sottoscrivere i titoli di stato, che altrimenti nessuno vorrebbe.

09 marzo 2022

Equità del catasto

Draghi e parte del suo governo vogliono una riforma del catasto, osteggiata dai partiti di destra che sbandierano il pericolo di un aumento delle "tasse". 

Una riforma, magari accompagnata da una riduzione delle aliquote delle tasse e delle imposte che si pagano sulla casa per svariati motivi, in realtà non penalizzerebbe tutti gli italiani ma solo alcuni.

C'è chi ha provato a calcolare il valore medio degli immobili nel 94% dei comuni italiani e lo ha confrontato col valore di mercato. Il risultato è quello dell'immagine che potete vedere.

Nei comuni in rosso, che sono il 5,9% del totale, il valore medio di mercato supera il valore dell'immobile secondo il catasto per una cifra tra 10.000 e 68.000 euro. In quelli arancione, il 5,3% del totale tra 0 e 10 mila euro. Quindi in questi due casi la base imponibile diminuirebbe e i cittadini pagherebbero di meno, ancora di più se diminuisse l'aliquota. 

Invece nei comuni di colore giallo, il 41,6% del totale, il valore reale supera quello del catasto al massimo di 50 mila euro. In quelli in verde e blu (un terzo del totale) il valore di mercato è superiore al valore catastale e la tassazione probabilmente aumenterebbe.



Una riforma del catasto renderebbe più eque (cioè legate al valore reale degli immobili e quindi alla ricchezza posseduta) le imposte sulle case anche all'interno dei singoli comuni dove, com'è risaputo, nel corso del tempo i valori degli immobili cambiano e un immobile in periferia ha valori diversi rispetto a quelli nel centro città.




06 marzo 2022

Se pure Monti...

Nella puntata di ieri sera di In Onda (dopo circa 41 minuti) Mario Monti spiega che le emergenze che ci stanno angosciando, l'emergenza ambientale, quella sanitaria, e buon ultima quella militare, inducono a cambiare gli obiettivi della politica.

Non più obiettivi di breve periodo come la riduzione delle tasse, obiettivo di tutti i partiti per convinzione o per paura di scontentare l'elettore, ma una serie di obiettivi di lungo periodo che imporranno aumenti di spesa e quindi di imposte, necessarie a affrontare le sfide del futuro. 

Anche Monti lo dice. Resta da vedere se lo faranno anche i politici che sulla riduzione delle tasse hanno impostato le loro carriere.

Link Interni

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