29 gennaio 2021

Gamestop: attenti alla bolla

Come mai tutti i giornali parlano di Gamestop, una catena di negozi di elettronica quotata a Wall Street?

Alcuni hedge funds cioè fondi altamente rischiosi e speculativi , di solito finanziati da ricchi investitori, hanno scommesso sul crollo del valore delle azioni Gamestop. Hanno spiegato che a loro parere la società era destinata a fallire e quindi hanno comprato strumenti finanziari speculativi che avrebbero offerto cospicui guadagni se le azioni di Gamestop avessero perso valore.

Uno schema visto tante volte ma in questo caso con una novità: molti piccoli risparmiatori hanno fatto la scommessa opposta, grazie al passaparola su Reddit. Così un'azione che valeva qualche dollaro è schizzata verso l'alto.

La vittoria, per ora, dei piccoli risparmiatori ha provocato forti perdite per i fondi speculativi (forse decine di miliardi di dollari) che usano strumenti finanziari che moltiplicano guadagni e perdite.

Perdite che spingono chi non ama gli hedge funds, e le loro politiche spregiudicate capaci di rovinare aziende e vite pur di ottenere un profitto, a cantare vittoria. 

Tutto bene, dunque? 

In realtà no, perchè resta il fatto che Gamestop non pare un'azienda in salute. E' sensato scommettere sul futuro di una società, ma se il valore di questa società cresce ben oltre il ragionevole, come sta accadendo in queste ore, vuol dire che il titolo è oggetto di speculazione e che c'è il rischio che qualcuno ne approfitti e altri restino con un pugno di mosche. 

Ovvero c'è il rischio che qualcuno punti a far salire il più possibile il valore del titolo perchè ha interessi personali nel titolo o nel boom di borsa, utile a tenere alto il valore di azioni sopravvalutate. Chi controlla società con valori palesemente irrealistici può avere interesse a stimolare l'acquisto di Gamestop perchè, indirettamente, le scommesse di rialzi sui mercati azionari favoriscono anche il suo titolo. 

Scenari inquietanti, perchè sono possibili reati (si spingono i risparmiatori a comprare azioni benchè sopravvalutate), che le leggi americane puniscono con lunghe detenzioni, e perchè, come ha insegnato la bolla delle dot com di fine anni '90, quando l'euforia passa, finiscono i finanziamenti e le imprese rimaste all'improvviso senza soldi chiudono i battenti, mentre i risparmiatori ingenui perdono i loro soldi. 

In una economia che arranca, causa pandemia, Gamestop offre un segnale poco incoraggiante. Se sarà una batosta per i fondi speculativi, è anche vero che c'è un rischio di bolla finanziaria che potrebbe scoppiare con effetti poco piacevoli per gli investitori e l'intera economia.


15 gennaio 2021

Corso di Contabilità per principianti - 5 - la Partita Doppia

Dopo aver imparato come funzionano alcuni conti (banca, cassa, ricavi, costi, ecc) dobbiamo imparare a usarne 2 per volta.

I fatti che la contabilità registra come acquisti, vendite, incassi e pagamenti implicano sempre l'uso di due conti. Sono un pò come una moneta con due facce. Si tratta di imparare e riconoscerli per fare la registrazione corretta.

Facciamo un esempio per capire meglio. 

Immaginiamo una situazione molto semplice: in una panetteria un cliente compra il pane e paga in contanti. Il negoziante consegna il pane, emette lo scontrino e incassa 4 euro.

Dal punto di vista della panetteria sono successe due fatti in contemporanea: la panetteria ha realizzato un ricavo per 4 euro e incassato 4 euro in contanti. 

Come sappiamo il ricavo si registra in avere del conto ricavi:
mentre l'entrata di 4 euro in cassa si registra in dare del conto cassa:


Due piccole note prima di proseguire. 

La prima. Avete notato che in un caso s'è registrato 4 € in dare di un conto e nell'altro in avere di un altro conto? 

Ecco tutte le registrazioni contabili hanno questa caratteristica. Si usano due conti (o più di due). Uno (o più di uno) si usa in dare e l'altro (o gli altri) in avere. La somme del conto (o dei conti) usati in dare è sempre uguale a quella del conto (o dei conti) usati in avere.

La seconda. Possiamo domandarci: e se il cliente non paga? Non ci sarebbe un ricavo e basta? La risposta è no. Se il cliente non paga vuol dire che la panetteria ha un credito nei suoi confronti e il credito si registra in dare, come l'entrata di cassa. Oppure il cliente ha un credito e quindi la panetteria ha un debito che viene meno in seguito alla vendita. 

Se ogni registrazione contabile comporta l'uso di (almeno) un conto in dare e uno in avere posso prendere le due registrazioni nei due conti e fonderle in una sola, questa: 

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cassa                                               @   ricavi delle vendite    4
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Nella parte sinistra cioè in dare si scrive il nome del conto usato in dare, in avere il nome del conto usato in avere. In questo caso l'importo è lo stesso per cui si scrive una volta sola. Questa scrittura implica automaticamente che nel conto cassa si registri 4 in dare e nel conto ricavi delle vendite 4 in avere. 

Nella realtà oltre a quanto riportato sopra si inseriscono altre informazioni come la data della registrazione, il numero d'ordine, un codice numero che idenfica in modo inequivocabile il conto.


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