29 settembre 2017

Ryanair

Tempo fa una persona di idee ultraliberiste mi spiegò che i piloti di Alitalia -veri colpevoli a suo dire della crisi della compagnia aerea- in fin dei conti non erano altro che autisti ben pagati e che il mondo del lavoro ideale era quello libero da vincoli: regole e stipendi avrebbero dovuto derivare dalla libera contrattazione del singolo lavoratore con chi gli offriva il posto.

Sembrava, col senno di poi, il piano industriale di Ryanair che oggi si trova a tagliare un gran numero di voli a causa della fuga dei suoi piloti. Per anni la compagnia irlandese le ha provate tutte pur di conquistare clienti. Per tenere i prezzi Ryanair non solo ha cercato di risparmiare sui costi del personale, tagliando gli stipendi e i benefits oppure adottando i contratti più convenienti, a volte fingendo che i lavoratori risiedessero in paesi che fanno pagare meno imposte e contributi, ma ha anche messo sotto pressione gli aeroporti di mezza Europa, chiedendo contributi pubblici e sconti sulle tasse aeroportuali.

Ebbene il sistema Ryanair pare vacillare perchè i piloti della compagnia irlandese non sono lavoratori qualsiasi e neppure -come sosteneva l'ultraliberista- autisti impegnati a guidare un bus con le ali. Hanno un capitale prezioso, ore e ore di studio teorico e di pratica su aerei e simulatori.

Così in centianaia hanno abbandonato la compagnia irlandese preferendo altre compagnie più generose e abbandonando i metodi sgraditi della dirigenza Ryanair, attenta a usare il proprio potere per comprimere diritti e quindi costi dei lavoratori.

Il mercato non funziona come sperano i liberisti, non genera facilmente un prezzo di equilibrio tra domanda e offerta. I lavoratori di Ryanair che hanno subito le condizioni capestro dell'azienda, l'hanno abbandonata senza rimorsi appena possibile, anzi forse hanno alimentato la fuga, segnalando a altre compagnie i nomi dei loro colleghi migliori.

E Ryanair non è scesa a più miti consigli, almeno per ora. Ha offerto più soldi in cambio della rinuncia alla ferie e ha fatto scelte sospette: scommetto che il taglio dei voli da e per Trapani si può spiegare con i ritardi delle amministrazioni locali nell'erogazione di contributi pubblici. Qualcosa del genere è successo a Reggio Calabria con i voli Alitalia.

Gli aeroporti senza voli e presumibilmente non saranno rimpiazzati, come invece teorizzano gli amanti del libero mercato. I mercati sono imperfetti e si piegano al più forte, al più spregiudicato: lo sanno i piloti Ryanair e adesso pure i clienti della compagnia aerea.

13 settembre 2017

Fuga dalla moneta sovrana

Nel meraviglioso mondo delle bufale economiche c'è chi fantastica sulla riserva frazionaria, immaginando che possa addirittura salire al 100% (senza chiedersi cosa presterebbero, in tal caso, le banche) e chi pensa che i paesi europei che non usano l'euro siano più fortunati perchè hanno una moneta sovrana.

Ebbene c'è un caso che dimostra che entrambe le idee sono non solo bufale, ma hanno poco senso nel mondo reale, quello che sta al di là della tastiera del computer.

Il caso è quello di Nordea, una banca scandinava nata dall'aggregazione di diverse banche, come successo da noi con Unicredit e Intesa San Paolo.

Nordea è una banca con sede in Svezia che sta per trasferirsi in Finlandia, spaventata dai requisiti patrimoniali richiesti dalla banca centrale svedese. Per affrontare i pericoli connessi allo svolgimento dell'attività bancaria, una strada è quella di chiedere migliori requisiti patrimoniali, cosa che comporta una riduzione dei prestiti rischiosi (e remunerativi) e un aumento del capitale destinato a coprire eventuali perdite.

La banca centrale potrebbe anche affrontare una crisi bancaria in altro modo, ma in una economia relativamente piccola come quella svedese (se paragonata all'area dei paesi che usano l'euro), è più difficile trovare una banca che possa assorbire la banca in crisi ed è più complesso per la banca centrale interviene creano moneta senza influenzare pesantemente anche il cambio, con effetti negativi sui tassi.

La BCE invece ha margini di intervento maggiore perchè l'economia dell'area euro è molto più grande dell'economia svedese e può permettersi di essere meno esigente con le banche dcon sede nei paesi dell'euro.

Di qui la scelta di Nordea che preferisce spostarsi in un paese dell'area euro nonostante non abbia una moneta sovrana. Una scelta che ci dice quanto siano folli certe tesi: se si imponesse una riserva frazionaria senza senso le banche si sposterebbero dove la riserva non c'è, incuranti della sovranità monetaria che impone più vincoli delle libertà che offre.

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