23 gennaio 2020

Grom chiude. Non è una sorpresa

La notizia è che Grom, celebre catena di gelaterie, sta iniziando a chiudere i propri punti vendita per puntare sulla grande distribuzione, cioè sul gelato che si compra in vaschette al supermercato.

Non era certo immaginabile che succedesse questo, ma era chiaro che entrando in una di quelle gelaterie si usciva con la sensazione di un' abile operazione di marketing supportata da un prodotto, il gelato, non all'altezza, come avevo spiegato più di 4 anni fa: http://www.econoliberal.it/2015/10/grom.html

Dietro il marketing, (poco o) nulla.

18 gennaio 2020

Spread basso, interessi in calo

L'Istat certifica il calo della spesa per interessi. 900 milioni in meno spesi in 3 mesi, nel terzo trimestre, quando tuttavia lo spread non è stato basso come in queste settimane (vedi grafico). Una spesa di circa 15 miliardi in 3 mesi, da giugno a settembre, e 900 milioni in meno dello stesso periodo dell'anno precedente.

Facile prevedere che se lo spread resterà sugli attuali livelli, a cui s'è giunti dopo il cambio di governo a agosto, il risparmio in un anno possa raggiungere gli 8-10 miliardi.

09 gennaio 2020

23 miliardi per Autostrade per l'Italia

Di fronte a una norma del decreto milleproroghe sulla revoca delle concessioni autostradali, Atlantia, proprietaria di Autostrade per l'Italia chiede 23 miliardi, dovuti in caso di revoca.

Se fossero 23 miliardi cosa succederebbe?

Immaginiamo che lo Stato faccia un mutuo trentennale, prendendo in prestito 23 miliardi dalle banche o dai risparmiatori. Riuscirebbe a pagarli e a aumentare la spesa per le manutenzioni e per rifare alcuni tratti delle rete di Autostrade?

Supponendo che per un mutuo trentennale l'interesse sia compreso tra il 2% e il 5%, la rata annua da pagare sarebbe compresa tra 1 miliardo e 1 miliardo e mezzo.

Ora Autostrade nel 2017 ha registrato utili per quasi 1 miliardo e per quasi 700 milioni nel 2018, l'anno sfortunato del viadotto a Genova.

Se lo Stato si impossessasse di Autostrade per l'Italia non potrebbe quindi ripagare 23 miliardi in 30 anni, e al tempo stesso aumentare le somme destinate a manutenzione e investimenti usando soltanto solo i ricavi generati da Autostrade. E non potrebbe neanche farlo, se la somma da pagare a Atlantia si dimezzasse. In questo caso la rata varierebbe tra 500 e 700 milioni l'anno.

E' quindi ragionevole trovare un'altra soluzione che permetta di alzare gli investimenti e le manutenzioni senza un enorme esborso per lo Stato.

PS: il bilancio di Autostrade dice anche che lo Stato, tramite ANAS, incassa ogni anno un diritto spettante al concedente, cioè al proprietario delle autostrade che affitta l'autostrada. E' una somma di circa 470 milioni nel 2018, calcolata un tanto a km percorso dai clienti di Autostrade.





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