30 marzo 2021

Vaccini e crescita economica

Mentre si aspetta il vaccino, nella speranza di tornare a una vita (quasi) normale, il governo prepara i piani vaccinali che prevedono molti luoghi (comprese le farmacie) e molti vaccinatori (i farmacisti e i medici di base oltre a medici appositamente reclutati),

Però la campagna vaccinale non riesce ad accelerare. Non si vaccina abbastanza e il motivo è semplice: non ci sono abbastanza vaccini. 

Per la campagna vaccinale serve un insieme di elementi: un sistema di prenotazione efficiente, un numero elevato di medici e infermieri, molti luoghi in cui vaccinare e milioni di vaccini da inoculare ogni settimana che devono raggiungere i luoghi di vaccinazione grazie a un sistema logistico complesso ed efficiente. Se ci sono troppi pochi medici o troppe poche dosi di vaccino, o se il sistema di prenotazione non funziona a dovere (vedasi Aria in Lombardia), si faranno meno vaccinazioni di quante se ne desiderano.

Il sistema di vaccinazione è, in piccolo, simile a un sistema economico che produce e vende meno del previsto se c'è un vincolo. Che può riguardale il capitale umano, la capacità della rete di trasporti di spostare le merci, la disponibilità di materie prime o di energia, la domanda, l'efficienza dello stato ... e così via.

Bisognerebbe ricordarlo quando si legge di soluzioni facili che permetterebbero di far crescere l'economia italiana. Come accade per il vaccino, che in questo momento deve fare i conti con il vincolo rappresentato da un numero relativamente basso di dosi disponibili, così la crescita economica richiede che si cerchino e rimuovano i vincoli che impediscono all'economia di funzionare meglio.

24 marzo 2021

Corso di Contabilità per Principianti - 8 - Fatture Ricevute con IVA (e relativi pagamenti)

 Nella lezione precedente abbiamo visto che la registrazione contabile quando un'azienda emette una fattura con IVA è la seguente: 

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Banca c/c                                           @      diversi                                                 12200

                                                           @    Ricavi delle vendite               10000

                                                           @    Iva a debito                               2200

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Al posto di Banca c/c possiamo trovare altre voci come credito verso il cliente oppure cassa.

Adesso chiediamoci cosa deve registrare l'impresa che riceve una fattura con IVA. Il bello della partita doppia è che il credito dell'impresa che vende, è un debito di chi acquista, il ricavo dell'impresa che vende è un costo per l'impresa che acquista.

Per cui prendiamo la scrittura viste in precedenza e scriviamole per così dire al contrario.

I ricavi che si registrano in dare di un apposito conto diventano un costo per l'impresa che riceve la fattura. Se il ricavo si registra in avere, il costo si registra in dare. 

Idem per l'IVA: se l'IVA sulle vendite è un debito verso l'erario, l'IVA sugli acquisti diventa un credito verso l'erario e quindi si registra in dare di un conto IVA a credito.

Infine se prima la vendita si pagava in contanti o per cassa o generava un credito verso il cliente e in tutte e 3 i casi l'importo veniva registraro in dare del relativo conto, adesso l'acquisto si paga tramite banca o cassa, oppure genera un debito e in tutti e 3 i casi si registra in avere.

Ecco dunque tre casi:

1) Ricevimento fattura con pagamento tramite bonifico bancario di un ipotetico acquisto per 100 € più IVA: 

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diversi                                               @      Banca c/c                                                 122

Costi XY                                                                                                   100

 Iva a credito                                                                                               22

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2) Con pagamento in contanti 

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diversi                                               @      Cassa                                                        122

Costi XY                                                                                                   100

 Iva a credito                                                                                               22

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3) Con pagamento successivo: 

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diversi                                               @      debito vs fornitore "Rossi"                       122

Costi XY                                                                                                   100

 Iva a credito                                                                                               22

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13 marzo 2021

Corso di Contabilità per Principianti - 7 - Fatture Emesse con IVA (e relativi incassi)

Quando l'impresa vende un bene o un servizio, emette una fattura, comprensiva (quasi sempre) di IVA. Vediamo dunque la registrazione contabile da parte dell'impresa che emette la fattura.

Supponiamo che il venditore di un'automobile emetta una fattura per l'acquisto di un'auto del valore di 10 mila euro più IVA al 22%, quindi 2200 euro.

Il prezzo del bene è 10.000 €, che per il venditore rappresenta un ricavo da vendite. I ricavi (lezione 5) si registrano in avere di un conto "Ricavi delle vendite". 

L'IVA invece, come abbiamo visto nella lezione precedente, è un debito verso lo Stato che si registra in avere del conto IVA a debito.

Quindi in avere si registrano due valori: 10000 nei ricavi e 2200 nell'IVA a debito.

E in dare? 

Ci sono diverse possibilità che dipendono dal modo in cui avviene il pagamento del bene (o servizio) acquistato.

a) se il pagamento avviene con bonifico bancario, in dare si registrano 12200 euro nel conto Banca c/c

b) se avvenisse in contanti, in dare si registrano 12200 nel conto cassa. 

c) se il pagamento è posticipato, l'impresa che emette la fattura registra un credito verso il cliente per 12200 euro.

d) lo stesso avviene se ad esempio il cliente promette di pagare (cambiale). Il credito si registra in un conto chiamato Cambiali attive e l'importo è sempre di 12200 euro.

Ecco dunque le 4 registrazioni contabili: 

a) pagamento con bonifico bancario: 

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Banca c/c                                           @      diversi                                                 12200

                                                           @    Ricavi delle vendite               10000

                                                           @    Iva a debito                               2200

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b) pagamento per cassa: 

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Cassa                                                 @      diversi                                                  12200

                                                           @    Ricavi delle vendite               10000

                                                           @    Iva a debito                               2200

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c) fattura da pagare in un momento successivo: 

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Credito verso cliente XY                   @      diversi                                                12200

                                                           @    Ricavi delle vendite               10000

                                                           @    Iva a debito                               2200

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d) cambiale: 

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Cambiali attive                                  @      diversi                                                12200

                                                           @    Ricavi delle vendite               10000

                                                           @    Iva a debito                               2200

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02 marzo 2021

Corso di Contabilità per principianti - 6 - l'IVA

L'emissione di una fattura comporta (quasi sempre) l'assoggettamento a IVA del prezzo di vendita del bene/servizio. L'impresa che vende un bene/servizio aggiunge l'IVA al prezzo di vendita, calcolata come percentuale dello stesso. Per esempio se la fattura è di 500 euro + IVA al 22%, l'IVA è pari a 110 euro, da aggiungersi al prezzo di vendita, che, pertanto diventa di 610 euro.

L'IVA è una imposta da versare allo Stato. Come? In modo molto semplice. 

L'impresa che vende e quindi aggiunge l'IVA al prezzo, registra nella sua contabilità l'IVA come debito verso lo Stato, naturalmente come debito in un conto chiamato IVA a debito.

L'impresa che compra, specularmente, registra nella sua contabilità l'IVA sulla fattura ricevuta come credito verso lo Stato in un conto chiamato IVA a credito.

Periodicamente l'impresa calcolano debiti e crediti verso lo Stato per IVA e procede al pagamento della differenza (o all'uso/incasso del credito).




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