15 febbraio 2013

La cura non funziona, addolciamola

Il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn scrive ai ministri delle finanze europei spiegando che, se le condizioni economiche peggiorano, un paese può ottenere un periodo di tempo più lungo per risanare i conti purchè abbia effettuato gli sforzi di risanamento richiesti.

Un notizia che ne nasconde altre due. 

Primo spiega l'ostilità verso il precedente governo, guidato da Berlusconi, ancora oggi osteggiato dal ministro tedesco Schauble, che consiglia agli italiani di non votare Berlusconi.

Solo se si fanno i conti a casa, è possibile che l'Europa accordi ai paesi in difficoltà un periodo di tempo maggiore per raggiungere il pareggio di bilancio.

Perché tale preoccupazione di Olli Rehn e della commissione europea? Probabilmente - e questa è la seconda notizia- l'economia europea non va tanto bene. Chi non sarà in recessione nel 2013 se la caverà con una crescita molto limitata che avrà effetti limitati sull'occupazione.

Dare più tempo ai paesi europei in difficoltà è un modo di ripetere, ancora una volta, che le politiche economiche non stanno risolvendo la crisi e anzi la peggiorano. Ma al tempo stesso si ribadisce che la soluzione ai problemi resta la stessa: prima grandi sacrifici, poi, se i problemi non si risolvono, si concede più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.

La medicina resta amara, ma si può prenderla con un pò di zucchero.
 





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