27 agosto 2021

Vendere Cristiano Ronaldo e Lukaku

Nell'anno del riscatto della nazionale di calcio, il campionato di calcio italiano perde (salvo sorprese) un altro big, Cristiano Ronaldo, dopo aver perso Romelu Lukaku (e pure Donnarumma). 

Chi ci guadagna o ci rimette di più?

Sul piano sportivo, nel breve periodo forse è la Juventus a perdere, perchè nell'ultima stagione Ronaldo ha segnato più di Lukaku. Se invece si considerano i prossimi 3 campionati (il contratto di Lukaku scadeva nel 2024) è l'Inter a uscirne peggio. Il centravanti belga è più giovane di 8 anni, 28 anni contro i 36 di Ronaldo che aveva un contratto fino al 2022. 

E sul piano economico? 

Lukaku è costato all'Inter circa 75 milioni e prendeva uno stipendio di 9 milioni bonus compreso. Per Ronando la Juventus ha sborsato circa 100 milioni e uno stipendio da 31 milioni netti l'anno.

Vuol dire che per ogni anno di contratto, il portoghese costava più del doppio di Lukaku. 25 milioni di cartellino (100 milioni in 4 anni) più circa 55-60 di stipendio lordo per Ronaldo, 25 milioni di cartellino (75 milioni distribuiti in 5 anni) più circa 15-18 lordi per Lukaku. In soldoni 40 milioni per l'ex interista e 80 per il portoghese.

Quindi la Juventus "batte" l'Inter sul piano dei risparmi dei costi. Ma le differenze non finiscono qui. Consideriamo le conseguenze sui bilanci delle due cessioni.

La vendita di Lukaku ha portato nelle casse interista oltre 110 milioni di euro, cifra giustificata dall'età e dalle potenzialità del belga. La Juventus invece si dovrà accontentare di una cifra attorno ai 25 milioni, ovvero il valore di acquisto al netto degli ammortamenti. Una somma che -salvo sorprese- non genererà plusvalenze, che invece ci sono state nella vendita di Lukaku al Chelsea. 

La proprietà dell'Inter ha accettato senza rimpianti i soldi offerti dagli inglesi perchè l'obiettivo dichiarato della società era creare una plusvalenza di 100 milioni con cui coprire almeno in parte le perdite dell'ultimo anno, non potendo o volendo ricorrere a un aumento di capitale. 

La vendita di Lukaku fa diminuire i costi dell'Inter di circa 20 milioni. Al suo posto sono arrivati Dzeko e Correa, che insieme dovrebbero guadagnare quanto guadagnava il belga. Ma i cartellini sono meno onerosi. 1 milioni l'anno per il bosniaco, circa 5 per l'argentino. 

La Juventus, che ha deciso un aumento di capitale di 400 milioni, perdendo Ronaldo risparmierà circa 80 milioni l'anno, meno i costi, ancora da definire, dei giocatori che sostituiranno il portoghese.

Quindi l'Inter, che ha realizzato un grosso guadagno (plusvalenza) per coprire le perdite della stagione passata, rischia di dover fare altre operazioni simili per coprire le probabili perdite della stagione in corso.

La Juventus invece coprirà le perdite passate con l'aumento di capitale e userà l'addio di Ronaldo per ridurre i costi, presumibilmente di una cifra superiore ai 20 milioni interisti.

Dunque la Juve esce meglio dell'Inter dalla campagna acquisti da un punto di vista economico?

Forse no, perchè una parte non piccola del fatturato della società bianconera dipende ormai dal merchandising ovvero dalla vendita di magliette e tutti quei prodotti che usano il marchio Juventus. Vendite che in parte avvengono in negozi di proprietà della Juventus. 

Ronaldo serviva anche a riempire di clienti i negozi. La pandemia ha tenuto lontano la gente dallo stadio ma anche dai negozi. La ripresa è incerta e forse Ronaldo costa troppo in rapporto ai ricavi aggiuntivi che la sua presenza può generare.

Ma i negozi hanno bisogno di clienti. E quindi servono altri nomi importanti per far sognare i tifosi a cui vendere a caro prezzo una maglietta bianconera.


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