In un paese con pochi controlli, poca serietà, pochissima capacità di organizzare e programmare, ci voleva poco a capire che il RdC avrebbe suscitato critiche e non avrebbe prodotto i risultati sperati.
Tuttavia un risultato il RdC pare averlo prodotto: un cambiamento nel mercato del lavoro, da decenni vittima (si fa per dire) di una logica che spinge gli imprenditori a cercare di pagare sempre meno i lavoratori, offrendo loro condizioni lavorative sempre peggiori.
Il RdC sta (forse) modificando il trend. Si sentono sempre più imprenditori lamentarsi perchè non riescono a trovare lavoratori disposti a grandi sacrifici per pochi soldi. Perchè lavorare male per incassare somme simili a quelle che lo Stato offre senza chiedere in cambio nulla?
Se questo è il problema, la soluzione semplice è pagare meglio i lavoratori e offrire condizioni di lavoro più dignitose. Con il vantaggio di garantire all'Italia anche una crescita maggiore, cosa che tra l'altro attira gli investimenti. Lo spiega un rapporto presentato proprio a Cernobbio dagli organizzatori dell'incontro, lo studio Ambrosetti. L'Italia cresce poco e crescono poco i soldi che finiscono nelle tasche dei lavoratori.
Se paghi poco la gente, questa non spenderà e l'economia soffrirà. Lo sanno bene gli economisti ma non i politici di destra e nemmeno gli imprenditori a essi legati (e che forse li finanziano), che invocano la fine del RdC per continuare a pagare poco la manodopera.
Chissà se i partecipanti al celebre simposio sul lago di Como si sono accorti che mentre ascoltavano alcuni politici scagliarsi contro il RdC, veniva suggerito loro di aumentare stipendi e salari per il bene dell'economia, che è anche il bene delle loro imprese.
Nessun commento:
Posta un commento