La Corte Costituzionale ha bocciato la norma che ritardava il pagamento della liquidazione ai dipendenti pubblici.
Il ritardato pagamento era di fatto un finanziamento forzoso dello Stato e degli enti locali da parte dei pensionati e aveva come scopo il contenimento degli esborsi dello Stato e quindi dell'emissione di titoli di stato. Cioè il debito verso l'ex dipendente esisteva ma non comportava, per qualche tempo, esborsi e quindi necessità di soldi che lo Stato ottiene con l'emissione di BOT, CCT e altri titoli simili, su cui paga interessi.
La sentenza è un bel colpo per le casse pubbliche e potrebbe avere ripercussioni sui conti pubblici nei prossimi mesi.
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