08 dicembre 2016

Il programma delle bufale a 5 stelle

Ve la ricordate la bufala dei 60 miliardi di ruberie? Qualcuno, anni fa, ha preso per buona una stima sulla corruzione e l'ha trasformata un dato vero. Per fortuna altri sono andati a controllare le fonti scoprendo la verità: non c'è nessuno studio serio a supporto dei 60 miliardi di presunta corruzione.

Sappiamo che le bufale son dure a morire. E infatti Di Battista ne fa il punto centrale del programma di governo del Movimento 5 Stelle dichiarando su Repubblica:

Come finanziare tutto questo tenendo conto del debito pubblico?
"Con una seria lotta alla corruzione, che secondo le stime della Corte dei conti costa allo Stato 60 miliardi di euro l'anno. Variando i termini di prescrizione, che interrompono migliaia di processi. Ai politici corrotti va impedito di ricandidarsi. Tutto questo porta denaro nelle casse dello Stato: la corruzione triplica i costi delle opere pubbliche".


3 commenti:

  1. A proposito di Grillo e visto i casini di Roma
    posso fare fare il vecchiaccio brontolone che dice "ve l'avevo detto" rendendosi antipatico a tutti?

    Beh, anni fa, al tempo del vaffanculo, avevo mandato la seguente (ovviamente ignorata):
    -----------------------------------------
    E se parlassimo un po’ di Costituzione? In mezza giornata hai raccolto 300.000 firme, nel tuo Blog ci sono tanto ottime idee quanto cavolate. I tuoi referendum vanno bene per cominciare. Anche darsi da fare a livello locale è sacrosanto. Ma non basterà. Non vuoi fare un partito? Hai ragione! Porteresti in Parlamento gente nuova con buone intenzioni che però rapidamente si lascerebbe corrompere dal resto della casta.

    Gente nuova ed onesta ci vuole certamente, ma bisogna impedire che il “sistema” poi la guasti. Forse la nostra Costituzione era bella quando è nata ed è anche vero che non è stata completamente attuata. Ma non è stata capace di imporre ai politici di farsi attuare. E poi è vecchia: quando è nata il mondo non era globalizzato, non c’era Internet, la difficoltà stava nel produrre beni, mica nel consumarli (come oggi succede nella fetta ricca del mondo), neppure c’era scarsità di petrolio né l’effetto serra. Oggi molti politici la vogliono cambiare, ma la vogliono cambiare al comodo loro, mica al nostro! Perché non ci pensi tu Beppe, a promuovere l’ideazione di una nuova e migliore Costituzione e poi usare il tuo carisma per darle voce?

    Per intenderci meglio, eccoti una bozza di un documento che potrebbe precedere la Costituzione vera e propria. Si allarga a questioni prima lasciate alla legislazione ordinaria ma che a mio parere è meglio sottrarre all’arbitrio dei politici di professione (secondo il noto principio “fidarsi bene, non fidarsi è meglio”). Io non credo alla “democrazia diretta” nella gestione quotidiana, ma credo si debba imparare dai metodi federali e referendari tipici della Svizzera, almeno nelle questioni generali.

    Spero pure che altri contribuiranno. Spero pure che qualcuno m’aiuti a contattarti. Ma al momento non è tanto il “contenuto” che credo bisognerebbe discutere, quanto il fatto se l’idea in sé è buona o non lo è. Io credo si debba partire dalla fonte dei problemi, altrimenti, salvo un miracolo, salvo una rivoluzione o salvo un disastro così grande da farci rinsavire tutti, anche tu e i tuoi grillini farete la fine che hanno fatto girotondini e compagnia bella.

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  2. dopo il referendum, tutti gli scritti che contengono le parole costituzione e riforma possono alimentare i caminetti

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    1. fuor di dubbio e ciò dimostra l'intelligenza media dell'italico, ma visto che citavo i casini di Roma, il "l'avevo detto" è nella prima frase. Trascrivo per evidenziare:

      "... Porteresti in Parlamento gente nuova con buone intenzioni che però rapidamente si lascerebbe corrompere dal resto della casta."

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