12 febbraio 2022

Visco (Bankitalia) sul debito

Il governatore della Banca d'Italia, Visco, ha spiegato che il rapporto debito pubblico/ PIL è sceso tra la fine del 2020 e la fine del 2021 dal 156% al 150%, smentendo la previsione del 160% a fine 2021.

Merito della crescita del PIL nel 2021 ma anche dell'impennata dei prezzi che alza il PIL nominale. 

Se il rapporto debito/PIL scende a pagare è anche il risparmiatore. L'inflazione riduce il potere di acquisto dei risparmi, un pò come se una parte venisse prelevata dallo Stato in condizioni di inflazione assente o bassa. Una tassa implicita di cui pochi si lamentano.

Il calo del rapporto debito pubblico/ PIL e la ripresa economica hanno anche un altro lato negativo: un ritorno alla normalità significa che prima o poi lo Stato deve riequilibrare i conti pubblici. Ovvero non si può continuare a sopportare un deficit elevato, come sta succedendo per il terzo anno consecutivo a causa della pandemia.

Bisognerà rimettere a posto i conti, e questo non piacerà a tanti.



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