Il sospetto è che i produttori cinesi vendano sottocosto per conquistare il mercato (dumping) grazie a sovvenzioni statali.
Ovvero la Cina ha compreso che il mercato dei mezzi elettrici in futuro sarà in forte crescita e vuole conquistarlo, mettendo fuori gioco la concorrenza con prezzi molto bassi.
Perchè si mette fuori gioco la concorrenza?
Entrare in un mercato in cui la produzione richiede grandi investimenti in questo caso in impianti è conveniente solo se si è relativamente certi di ottenere forti ricavi, ovvero di vendere molte auto o camion o altri mezzi elettrici. Senza questa certezza l'investitore prudente non rischierà i propri capitali e resterà fuori dal mercato.
Il miglior modo per escludere un potenziale concorrente da un mercato è entrarvi quando il mercato è piccolo e conquistare la maggior percentuale possibile delle vendite. Entrare in seguito nello stesso mercato sarà più complicato e costoso e qualcuno finirà per rinunciare.
I produttori europei di veicoli lo sanno e stanno decidendo, uno dopo l'altro, di rinunciare ai motori termici ben prima del 2035, oltre a chiedere all'UE interventi per convertire gli impianti e limitare la concorrenza sleale cinese.
Una scelta, quella dei produttori, che ignora chi, come Salvini, critica le scelte dell'Unione Europea. Se si rinunciasse a cambiare il settore il prima possibile, si salverebbero posti di lavoro nell'immediato ma a costo di arrivare all'appuntamento con l'elettrico in tale ritardo da pregiudicare l'esistenza stessa dei produttori di autoveicoli.
Ultimo punto: si potrebbe obiettare che il costo delle auto elettriche e in particolare delle batterie è troppo elevato per una parte (non piccola) dei potenziali acquirenti. E' vero, ma vi ricordate cosa è successo nella telefonia mobile? All'inizio il telefono cellulare era un prodotto per pochi, i telefoni erano cari ed le tariffe elevate. Addirittura pagava anche chi riceveva le chiamate. Le tariffe elevate son servite a pagare gli investimenti, per esempio nei ripetitori, delle compagnie telefoniche. Una volta ammortizzato il costo, i costi per le compagnie sono scesi e quindi anche le tariffe per il consumatore. Non è stata solo la concorrenza a abbassare le tariffe.
Con l'auto elettrica succederà presumibilmente lo stesso. Chi prima investe, prima recupera i soldi investiti e può abbassare i prezzi. Chi arriva tardi sarà costretto a offrire automobili a prezzi troppo alti e rischia di finire fuori mercato e di perdere clienti a favore di cinesi, coreani e altri.
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