In un paese con il 40% di cittadini poveri, far crollare i salari reali e ridurre l'occupazione significa far crescere la percentuale di cittadini poveri.
Una follia.
Perchè i poveri sono pessimi consumatori, e quindi far crescere la povertà vuol dire far scendere i consumi. Che sono il vero motore degli investimenti: se il cittadino consuma, le imprese investono per ampliare la produzione e offrire nuovi prodotti, per costruire nuovi impianti e rinnovare quelli esistenti. Con i maggiori ricavi derivanti da maggiori consumi, gli investimenti si ripagano. Se invece accade il contrario, ovvero si consuma meno, le imprese hanno meno incentivi (spesso non ne hanno alcuno) a investire.
Sperare negli investimenti in presenza di un "crollo dei salari reali" non ha alcun senso, almeno per chi ha una conoscenza anche modesta dell'economia. A Milei che forse confonde l'economia con l'interesse suo personale individuale o aziendale, paiono mancare le conoscenze di base della scienza economica.
A meno che il piano del presidente Milei sia di trasformare l'Argentina in un paese molto povero in cui imprese straniere acquistano lavoro, materie prime, prodotti industriali a prezzi molto bassi facendo concorrenza a paesi africani e asiatici e i cittadini sono costretti a lavorare tanto in cambio di salari da fame, perchè non hanno alternative.
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