18 maggio 2010

Euro che crolla e Cina

In poche settimane l'euro ha perso un 10% del suo valore rispetto al dollaro. Il presidente dell'Eurogruppo Juncker ha detto "Non sono preoccupato tanto dall'attuale tasso di cambio dell'euro, quanto dalla rapidità con cui è sceso".

Una frase forse un pò sibillina che indica però come la speculazione stia abbandonando rapidamente l'euro a favore di altre monete.

D'altro canto da una settimana i mercati non possono speculare sui titoli del debito pubblico, ben sapendo che la BCE è pronta a comprare centinaia di miliardi di euro di titoli del debito pubblico greci, portoghesi o spagnoli.

E così puntano su altro. Sanno che l'Europa è in difficoltà perchè i debiti pubblici stanno salendo rapidamente e che i governi, per mettere mano ai conti pubblici, rischiano di sacrificare una crescita già di per sè limitata. Non si fidano dell'euro e dell'Europa e ai primi tremolii della casa europea fuggono come chi teme gli effetti di un terremoto violento.

Lasciano l'euro e questo crolla. Perchè il crollo è rapido? Perchè i capitali in gioco sono enormi e saltano da una borsa all'altra, da una moneta ad un'altra.

Uno degli effetti dell'euro che cala rapidamente è che si sta rivalutando, rispetto all'euro, la moneta cinese.

Noi italiani importiamo beni dalla cina per oltre 20 miliardi di euro l'anno, circa l'1,3% del nostro PIL, e ne esportiamo per poco più della metà. Importiamo molti beni poco costosi, come i vestiti, ed esportiamo soprattutto tecnologia.

Se l'euro diminuisce rispetto alla moneta cinese sarà più difficile trovare al mercato le magliette a pochi euro. Le magliette prodotte in Cina ci saranno sempre ma costeranno di più, e questo farà salire l'inflazione, perchè ormai i nostri imprenditori hanno rinunciato alle produzioni meno costose, non potendo affrontare la concorrenza cinese.

Invece i nostri prodotti con un buon contenuto tecnologico trarranno beneficio dalla svalutazione dell'euro, anche se i benefici per l'economia saranno pochi, visto che le nostre esportazioni verso la Cina valgono meno dell'1% del PIL.

2 commenti:

  1. Ciao ho scoperto da poco il tuo blog e ,lo trovo molto interessante.

    RispondiElimina
  2. Grazie! Naturalmente ogni commento è molto gradito.. anche in negativo. Le osservazioni di un lettore qualche giorno fa mi hanno fatto capire che avevo scritto un post con errori.

    RispondiElimina

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...