10 maggio 2010

Ma com'è possibile?

A volte si leggono o si sentono cose davvero ridicole. E il caso di Report di ieri sera che, trattando di mobilità, prima fa vedere le lunghe code per spostarsi a Roma al mattino e poi vola a Malmoe, in Svezia e quindi ad Hannover in Germania.

L'obiettivo dei giornalisti era di mostrare che all'estero sono più bravi a gestire il traffico e a puntare sui mezzi pubblici e sull'ubanistica come soluzione per ridurre il flusso di auto.

Fin qui nulla di male. Ma come si fa a paragonare una città con quasi 3 milioni di persone come Roma, con Malmoe, dove vivono in 250 mila o Hannover dove vivono in 550.000?

E poi c'è l'ineffabile professor Giavazzi, che, non contento di aver fatto festa quando è fallita Lehman Brothers (vedi qui) si esercita oggi in improbabili considerazioni sull'intervento dell'UE a difesa dell'euro(vedi qui).

Giavazzi, da sempre sostenitore del libero mercato, non digerisce l'intervento degli stati. E mentre i mercati festeggiano con un aumento quasi del 10% (i piani americani di fine 2008 invece non avevano suscitato altrettanto entusiasmo), Giavazzi spiega che il problema è un altro.

Spagna e Portogallo sono diversi dal resto d'Europa, secondo Giavazzi, perché è diversa la produttività e questo fa sì che se la Gran Bretagna, ma anche gli USA, se si indebitano di più il mercato è pronto a comprare i loro titoli. Mentre lo stesso non vale per spagnoli e portoghesi.

Ma com'è possibile dimenticare che a Londra e New York hanno sede le più importanti piazze finanziarie e di banche capaci di raccogliere e prestare capitali enormi? E come ignorare il peso della speculazione nell'economia?

Giavazzi lo sa, ma è anche convinto che per i mercati sia la stessa cosa prestare soldi agli USA o al Portogallo. E allora cerca di salvare il salvabile spiegando che c'è ben altro che preoccupa "gli investitori, almeno quelli che guardano lontano perchè gestiscono i risparmi della famiglie".

Già: "almeno quelli che guardano lontano": una precisazione doverosa, perchè è chiaro chi opera in borsa e specula sul ribasso di azioni e obbligazioni non è interessato a prospettiva di lungo periodo.

Insomma sembra che ognuno organizzi le cose nel modo preferito, paragonando capra e cavoli (Roma con Malmoe) oppure cercando casi particolari per giustificare le proprie teorie imbarazzanti.

3 commenti:

  1. Si Gian, hai ragione sul fatto che il paragone non sia calzante. Ma alla fine l'intento di Report era quello di dimostrare che, se le cose si pensano per tempo si possono ottenere risultati migliori.
    Che a Roma si costruisca a cazzo è risaputo.
    Se crei nuovi quartieri e non crei strutture di nessun tipo, non fai i marciapiedi e non adegui il trasporto pubblico, il traffico aumenta per forza. Anche se hai una città di 50.000 persone...

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  2. Tutto vero... ma paragoniamo almeno Roma con altre città simili, altrimenti sa di forzato

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  3. Io conosco molto meglio Madrid di Roma.
    La mia impressione è che, nonostante che Madrid sia più grande, ci sia meno traffico, (sebbene ce ne sia comunque parecchio anche a Madrid, però le poche volte che sono stato a Roma mi pare che fosse stato molto di più).
    Infatti la metropolitana di Roma non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Madrid che ti porta in qualsiasi angolo della città...
    Io veramente a Madrid mi muovo quasi solamente con bus e metro, (a parte a volte qualche taxy se sono di fretta), e mi trovo benissimo, ci si può muovere senza nessun problema così.
    Però appunto se poi si confronta Madrid con Hannover o con Malmoe le cose cambiano...
    Io comunque sono di Firenze che è anche un pò più piccola di Hannover ma di traffico ce n è tantissimo

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