Il 2014 s'è chiuso con un calo del PIL dello 0,4%. Non c'è da essere felici. Casomai divertiti per le previsioni fatte poco più di un anno fa.
Moody's nell'ottobre 2013 aveva previsto un aumento fino a un massimo dell'1% (vedi qui) sottostimando inoltre il calo in corso in quell'anno. Dello stesso parere Standard & Poor's, mentre il governo Letta, tramite il ministro Saccomanni, era più ottimista, e prevedeva una crescita dell'1,1%.
Il Fondo Monetario Internazionale invece prevedeva un +0,7%, come l'ISTAT e come l'UE, mentre l'OCSE era più cauto prevedendo un aumento dello 0,6%, in aumento rispetto alla previsione di una aumento dello 0,4% del maggio 2013.
Insomma nessuno ha previsto il tasso di crescita del 2014 e tutti, salvo forse i più pessimisti, hanno previsto una crescita che non c'è stata.
Per cui prendiamo con le molle qualunque previsione economica!
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