09 giugno 2015

Fiat e General Motors

Dopo che Fiat ha comprato la moribonda Chrysler, dando vita a un importante gruppo automobilistico mondiale, FCA, un'altra importante operazione potrebbe interessare il mondo dell'auto: la fusione di FCA con General Motors, che fino a qualche anno fa era il più grande produttore mondiale di auto.

L'idea è di Marchionne, l'amministratore di Fiat-Chrysler, che pensa che in futuro ci saranno poche grandissime multinazionali dell'auto. E, ritenendo che qualche azienda sparirà e qualche altra sarà assorbita da un produttore più grande, prende l'iniziativa per non doverla subire.

Marchionne ha anche un piano industriale. Il manager italo-canadese osserva che le case automobilistiche spendono ogni anno somme enormi per progettare e produrre pezzi unici, impiegabili solo sui modelli di una marca. Se i produttori unissero le forze per produrre componenti capaci di funzionare sulle auto di marchi diversi, i costi per le case automobilistiche diminuirebbero, con indubbi benefici per gli azionisti (più utili) ma anche per le case produttrici stesse, perchè abbassare i costi significa poter investire di più in nuovi prodotti.

L'idea di Marchionne di una fusione con General Motors si può sviluppare quindi in due modi differenti: con una vera e propria fusione e con un accordo di collaborazione per sviluppare piattaforme o componenti comuni e diventare più competitivi.

Per ora GM ha rifiutato la proposta di Marchionne che però ha dalla sua alcuni hedge funds, azionisti di GM. Tali fondi potrebbero, su richiesta di Marchionne e spinti dal proprio interesse, spingere GM a sedersi al tavolo delle trattative, dando vita a qualcosa che potrebbe suscitare molto scalpore nei prossimi mesi o forse anni.

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