Alla fine lo Zimbabwe s'è arreso.
Da molti anni l'ex Rhodesia è un paese con un'economia disastrata che stampa moneta per tentare di aggirare i problemi economici, provocati da un regime che ha espropriato le proprietà dei bianchi, indotti anche con la violenza a lasciare il paese, per distriburle a persone incapaci di gestirle.
Ma stampare moneta in quel contesto significa soltanto generare inflazione. Occorrono milioni di miliardi di dollari dello Zimbabwe per avere 1 dollaro americano. I commercianti cambiavano i prezzi due volte al giorno, e circolavano monete straniere più affidabili, ma soprattutto più pratiche della moneta locale, perchè l'iperinflazione costringeva a usare enormi quantità di banconote per i pagamenti.
Da domani niente più dollaro dello Zimbabwe. Il paese africano passa al dollaro statunitense, con buona pace di chi invoca la sovranità monetaria.
PS: 5 anni avevamo mostrato una banconota da 25 miliardi di dollari. Oggi le banconote dello Zimbabwe sono dell'ordine delle centinaia di migliaia di miliardi di dollari.
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