
Mingardi spiega che l'Einaudi economista vide nel romanzo di Manzoni un'interessante lezione di economia.
Ora, prima di chiedersi in cosa consista la lezione, bisogna spiegare che Einaudi è stato un economista più di un secolo fa, quando l'economia era una disciplina molto poco evoluta. E' difficile trovare nei libri di economia qualche sua idea. E le poche citate da chi scrive oggi i manuali di economia sono le meno gradite dai suoi ammiratori.
Invece è diventato famoso come divulgatore, pronto a bacchettare la spesa pubblica in generale e soprattutto quelli che considerava sprechi. Per questo i liberisti lo amano mentre dimenticano che Einaudi voleva imposte sulle eredità per garantire il principio a lui caro dell'uguaglianza dei punti di partenza dei cittadini.
Piace invece a Mingardi l'Einaudi che ha considerava le "pagine stupende" del Manzoni sui tumulti di San Martino perchè raccontano i "pregiudizi popolari intorno alla scarsità ed alla abbondanza del frumento e della farina".
Vien da chiedersi: e questa sarebbe economia?
Io credo proprio di no, Einaudi è vissuto in un'epoca in cui l'economia era molto grossolana e lui non ha offerto molto all disciplina, o almeno non ha offerto contributi che oggi possano apparire come interessanti perchè superati da idee successive.
Piace invece a chi si ritiene superiore e ama leggere di un popolo credulone a cui dispensare consigli.
" [...] lasciar funzionare le leggi del mercato, limitando l' intervento pubblico a quanto strettamente richiesto dal loro funzionamento e dalla pubblica compassione. Nell' Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità."
RispondiEliminaUn estratto della pochezza non solo economica di Einaudi, annoverato tra i padri nobili(!) dell'EU... non stupisce che con tali padri la creatura sia l'aborto che è.
GC