30 aprile 2019

Pil +0,2%: buona notizia?

La stima del PIL del primo trimestre segna un inatteso +0,2%. Bankitalia qualche giorno fa ha previsto uno 0,1%, compatibile con i dati della produzione industriale, positivi soprattutto a febbraio.

Tuttavia non è per forza una buona notizia.

Anzitutto si tratta di una stima. Il dato vero lo scopriremo poi e potrebbe riservare sorprese non positive.

Poi la crescita è dovuta a fattori esterni, ovvero alle vendite di prodotti italiani sui mercati stranieri, in particolare quello cinese. Che potrebbe invertire la rotta nei prossimi mesi, con effetti negativi sul PIL.

Al contrario la domanda interna è in calo, segno che  la fiducia nel cambiamento è bassa, come dimostra anche qualche indagine congiunturale. Se il governo voleva far salire la fiducia nel futuro, stimolare gli investimenti, attrarre capitali stranieri, è chiaro che ci riesce.

L'aumento della domanda estera, con il calo di quella interna, non è un buon segnale perché significa ampliare le differenze tra nord e sud, mentre una buona politica dovrebbe stimolare la domanda al sud, svantaggiato.

Un ultimo aspetto negativo è legato alle dimensioni della crescita. Lo 0,2% non cambia di molto la sostanza. L'economia cresce ma poco. e questo non risolve i dubbi legati alla futuro dei conti pubblici. Senza una crescita sostenuta, serviranno decine di miliardi per mantenere in ordine i conti pubblici.

Salvini dice che una vittoria in Europa garantirebbe la possibilità di fare più deficit. Magra consolazione, perchè i mercati finanziari che finanziano il debito pubblico italiano richiederanno come minimo tassi di interesse più alti, facendo salire la spesa pubblica senza nessun beneficio per i cittadini in attesa di migliori servizi pubblici.



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