Mentre l'Europa scivola verso la recessione, la Germania, che già si trova in recessione, decide di spendere 100 miliardi nei prossimi anni per dare una svolta verde all'economia.
Non è un semplice rilancio, un modo di uscire dalla recessione, ma una trasformazione che non coinvolgerà soltanto lo stato ma tutto il sistema produttivo tedesco.
La Germania ormai da anni cerca di primeggiare nell'economia. Si spiegano così i guai di Deutsche Bank con i derivati, ma anche le scelte di Volkswagen che produce guadagnando poco (i guadagni del gruppo dipendono da Audi e Porsche) e mette in difficoltà le altre imprese automobilistiche europee, costrette a tenere bassi i prezzi e quindi a sacrificare la redditività.
Ora la Germania punta sul verde, promette 1 milione di colonnine elettriche, venendo in contro alla richiesta dell'industria nazionale, e incentivi per l'acquisto.
Colonnine e incentivi servono non solo a vendere le auto elettriche ma anche a ottenere economie nella produzione. Un modo per diventare leader nel mercato futuro, dove probabilmente la vendita di auto ibride e elettriche crescerà rapidamente.
Insomma la Germania non decide di spendere 100 miliardi per una svolta verde senza motivo o perchè lo dicono gli studenti che protestano contro i cambiamenti climatici. Lo fanno a ragion veduta per diventare leader nelle produzioni del futuro. E se altrove non si capisce, tanto meglio.
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