06 giugno 2020

Reddito di Cittadinanza vs Ingreso Mínimo Vital

In Spagna il Governo di Pedro Sánchez ha presentato un nuovo ammortizzatore social, chiamato Ingreso Mínimo Vital, (IMV).  Quest'articolo, comparso sul giornale online La Voce d'Italia, un confronto approfondito col Reddito di Cittadinanza italiano, mettendo in risalto 3 punti:

1- Requisiti di residenza.

Solo un anno di residenza richiesto per accedere al IMV spagnolo contro i 10 dei quali gli ultimi 2 ininterrotti e immediatamente anteriori alla presentazione della domanda nel RDC italiano. Ciò rende il sussidio spagnolo molto più equo ed inclusivo, evitando di tagliare fuori molti cittadini stranieri o spagnoli di rientro dall'estero in condizioni di indigenza.

2- Effetti di politica sociale.

Nel sussidio spagnolo è previsto un canale preferenziale con una maggiore flessibilità dei requisiti, (compreso quello già citato della residenza), per persone sottoposte a particolari  condizioni di oppressione quali sfruttamento sessuale, traffico di esseri umani, o violenza di genere. Inoltre nell'articolo vi è un avvertimento sui possibili effetti dannosi del sistema italiano  sui disoccupati di lunga durata, (che risultano solitamente anche i casi più problematici e con maggior bisogno di politiche di integrazione), dell'incentivo dato alle imprese in Italia di incassare loro, in caso di assunzione di un beneficiario, di tutta la sua quota restante del RDC. Chi è disoccupato da più tempo infatti sarà così ancora  meno appetibile per le imprese in Italia, avendo consumato gran parte del suo RDC. Infine il sistema dell'ammortizzatore sociale spagnolo si concentra maggiormente sul sostegno alle famiglie con figli rispetto a quello italiano.

3- Accompagnamento al lavoro.

In Spagna non è stata inserita tutta la parte più controversa del RDC su navigators e piattaforma digitale di incrocio offerta-domanda di lavoro i cui risultati in Italia  non sembrano, per ora, affatto confortanti.
Al loro posto l'IMV spagnolo prevede alcuni tipi di incentivo alle imprese più virtuose che assumono o formano più beneficiari del sussidio, si parla per esempio di un riconoscimento specifico tramite un "timbro sociale", anche se ancora il governo non ha specificato quali vantaggi comporterà oltre al fattore pubblicitario, rimandando la decisione ad un accordo specifico con le imprese. Inoltre viene concessa la possibilità a chi riceve questo ammortizzatore sociale di sommare parte del sussidio al nuovo salario in caso di assunzione, ciò dovrebbe fare sì che i beneficiari della prestazione siano sempre incentivati a cercare e accettare un'occupazione perché ciò comporterà sempre un forte aumento delle proprie entrate e la sicurezza di mantenere il sussidio anche successivamente nel caso che la durata del nuovo lavoro sia breve.

A chi interessa questo paragone fra ammortizzatori sociali può approfondire qui


4 commenti:

  1. sembra siano più seri di noi. anche se è vero che ci vuol poco

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  2. Sì. Probabilmente in regolamenti e decreti attuativi vedremo ancora più serietà rispetto all'Italia. Per esempio molte persone senza tetto in Italia restano senza RDC non avendo ufficialmente residenza, in Spagna c'è chi propone di autorizzare degli enti che si occupano di persone senza dimora a rilasciare certificati che accreditino che tale individuo è una persona senza dimora di tale città e farlo entrare in quel canale preferenziale che non prevede il compimento di tutti i requisiti. Il RDC sembra più orientato da motivi elettorali che da una politica sociale accurata e studiata con le realtà del settore

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  3. Il nosotro sembra un mix tra incapacita e cambió di rotta...cioe la somma di m5s e lega,cmq anche qui in Spagna non mancano le critiche stile salvini meloni ovvero che l'imv incentiva gli extracomunitari sudamericani e africani .

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