01 dicembre 2009

La fine dell'era del sacchetto?

Il comune di Torino ha deciso: da aprile quasi tutti gli esercizi commerciali non possono più vendere buste di plastica (1).

Al contrario il governo italiano ha chiesto all'UE una proroga: vuole che i sacchetti si usino anche nel 2010.

Sicuramente avranno delle buone ragioni per chiedere un rinvio. Cambiare i comportamenti e riconvertire le produzioni sacchetti richiede tempo, oltre che risorse. Ma questa decisione è negativa per almeno tre aspetti.

Primo, si continuerà a riempire le case, le discariche e l'ambiente con milioni di sacchetti, figli del petrolio e destinati a vivere per secoli.

Secondo, ancora una volta si dice agli italiani che le regole sono aleatorie, si possono non applicare, è sempre possibile un compromesso, un rinvio delle decisioni. I soliti italiani cialtroni, penseranno all'estero.

Terzo, si rischia, ancora una volta, di arrivare ultimi all'appuntamento con il cambiamento. Se un governo -supponiamo- non stimola l'installazione di pannelli solari, mentre altrove si incentivano, i produttori stranieri saranno agevolati e quando finalmente anche gli italiani decideranno di installare pannelli solari finiranno per comprarli altrove anziché produrli.

Essere ultimi non conviene quasi mai. Qualcuno se n'è accorto e cerca di accelerare i tempi, altri invece fanno finta che tutto vada bene e cercano chissà quale vantaggio di breve durata.

----

(1) http://torino.repubblica.it/dettaglio/Proroga-per-le-buste-di-plastica-fuorilegge-da-aprile/1789343

Nessun commento:

Posta un commento

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...