Il comune di Torino ha deciso: da aprile quasi tutti gli esercizi commerciali non possono più vendere buste di plastica (1).
Sicuramente avranno delle buone ragioni per chiedere un rinvio. Cambiare i comportamenti e riconvertire le produzioni sacchetti richiede tempo, oltre che risorse. Ma questa decisione è negativa per almeno tre aspetti.
Secondo, ancora una volta si dice agli italiani che le regole sono aleatorie, si possono non applicare, è sempre possibile un compromesso, un rinvio delle decisioni. I soliti italiani cialtroni, penseranno all'estero.
Essere ultimi non conviene quasi mai. Qualcuno se n'è accorto e cerca di accelerare i tempi, altri invece fanno finta che tutto vada bene e cercano chissà quale vantaggio di breve durata.
(1) http://torino.repubblica.it/dettaglio/Proroga-per-le-buste-di-plastica-fuorilegge-da-aprile/1789343
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