29 maggio 2012

Ponzellini. Ovvero le banche controllate dalla politica

Da stamattina Massimo Ponzellini, ex presidente della Banca Popolare di Milano, è agli arresti domiciliari accusato di reati come la corruzione e l'appropriazione indebita.

Cosa faceva Ponzellini? Il banchiere al servizio dei politici del calibro di La Russa, Santanchè, Marco Milanese. Costoro lo chiamavano, gli chiedevano di far ottenere finanziamenti a favore di amici, gente che se si fosse recata in banca senza raccomandazioni sarebbe stata messa alla porta, e in cambio gli offrivano poltrone e soldi.

Sembra di essere tornati indietro di molti anni, prima della riforma bancaria dei primi anni '90. La politica nominava i banchieri e chiedeva loro di finanziare gli amici, vale a dire business deboli, che altrimenti non meritevoli di ricevere credito.

Ponzellini ha continuato a fare lo stesso lavoro, pare, appoggiato da politici che chiedevano favori e ringraziavano Ponzellini con soldi e cariche.

E questo che vorrebbe chi chiede di nazionalizzare le banche e sostituire i manager indipendenti (si spera) dalla politica con manager eletti direttamente dalla politica?

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