L'Ospedale San Raffaele è un importante ospedale privato milanese che da tempo fa i conti con un eccesso di debiti, eredità della gestione del fondatore, don Verzè.
Nell'estate 2011 si sono scoperti gli ingenti debiti e l'ospedale, per il tramite del tribunale fallimentare, è stato comprato da Rotelli, imprenditore sanitario proprietario di numerose cliniche.
Per rimettere in sesto i conti dell'ospedale, la nuova proprietà ha deciso di tagliare i costi, proponendo ai sindacati tagli agli stipendi in cambio del mantenimento dei posti di lavoro. I sindacati hanno accettato, ma il 55% dei lavoratori, chiamati a votare un referendum ha bocciato la proposta.
Così a distanza di quasi tre mesi, sono scattati i primi licenziamenti, con tanto di proteste e tafferugli.
La democrazia, mescolata a una buona dose di egoismo o forse di voglia di illudersi che i problemi si risolvano come per miracolo, sta portando al licenziamento di 2-300 persone, alcune delle quali spiegano oggi che hanno votato contro l'accordo tra proprietà e sindacati e si dicono convinte di aver fatto la scelta giusta.
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