
E' una buona notizia? Sì e no. Sì perchè un aumento delle retribuzioni in Germania è necessaria per far funzionare meglio l'economia europea, no perchè sarebbe stato preferibile un aumento maggiore.
Un tempo si usava il tasso di cambio per ridare competitività alle economie più deboli. Il prezzo delle merci della Germania aumentava in Italia e il prezzo dei prodotti italiani esportati in Germania diminuiva, e ciò aiutava a riequilibrare gli scambi tra i due paesi.
Con l'euro la svalutazione della lira è solo un ricordo, ma è possibile che i costo in Germania aumentino più che in Italia. Anzi è necessario, se si vuole evitare che l'euro faccia danni. A meno che gli italiani imparino a fare come i tedeschi, cioè imparino di fare prodotti a più alto valore aggiunto...ma questa è un'altra storia.
Dunque è necessario che produrre in Germania diventi più costoso che in Italia (e negli altri paesi europei). Una strada possibile è far diminuire salari e stipendi italiani, un'altra è far aumentare salari e stipendi in Germania più che in Italia.
La prima possibilità, la diminuzione di salari e stipendi, è la più ardua, perchè i lavoratori difficilmente accettano una diminuzione delle proprie retribuzioni. Meno difficile è far salire salari e stipendi meno dei prezzi. La diminuzione in termini reali di salari e stipendi si realizza ugualmente ma è più difficile da percepire e più facile da far accettare a chi la subisce.
La seconda possibilità è che aumentino salari e stipendi tedeschi. Ed è quello che sta accadendo con il nuovo contratto firmato da Ig Metal.
E' un segnale che le grandezze economiche si muovono nella direzione giusta, in Europa, anche se la misura è insoddisfacente. Una politica di bassi incrementi salariali in Germania, anche se superiori agli incrementi in Italia (ma anche Spagna, Francia e in altri paesi europei), rischia di non rilanciare l'economia europea come sarebbe necessario.