17 gennaio 2019

MPS

Date un'occhiata alla figura: sono i principali dati del bilancio del Monte dei Paschi di Siena riferiti ai primi 9 mesi del 2018.


I dati raccontano di una banca in sofferenza, dove diminuisce un po' tutto, dal numero delle filiali (quasi il 10% in meno) alla raccolta (-4%), ai ricavi (-21.9%).

C'è un dato che stupisce: l'utile per azione è di 34,4 centesimi. Un dato incredibile rispetto al prezzo che è di 1,24 oggi ed era di 1,51 la scorsa settimana, prima che venisse diffuso il contenuto di una lettera della Banca Centrale Europea che chiede coperture dei crediti deteriorati più pesanti delle attese.

MPS in altri termini dovrà occuparsi più in fretta del previsto dei crediti deteriorati, svalutandoli. E questo significa grandi perdite future che andranno coperte con aumenti di capitale, come ha segnalato il sottosegretario Giorgetti.

I 34.4 centesimi di utile dicono che MPS è risanata ma anche che dovrebbe valere più di 1,24 euro a azione. Ma il calo costante del valore dell'azione suggerisce un altro scenario. La banca non è sana, dovrà svalutare e chiedere altri soldi agli azionisti, il primo dei quali è lo Stato italiano. Così gli acquisti di azioni MPS hanno la peggio rispetto alle vendite e il titolo cala.


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