19 ottobre 2023

BOT e ISEE

La ministra della famiglia Roccella ha proposto di escludere i titoli di stato (BOT, CCT, ecc) dal calcolo dell'ISEE, l'indicatore di ricchezza che viene usato per decidere chi ha diritto a talune prestazioni sociali. 

Sono possibili almeno tre chiavi di lettura.

Il primo: è un modo di dire: caro cittadino, se hai investito i tuoi risparmi nel debito pubblico facciamo finta tu non li abbia. Una scelta che penalizza chi i risparmi non li ha. Perchè i fondi sono limitati e se si amplia la platea dei beneficiari, qualcuno senza ricchezza rischia di restare escluso a favore di qualcuno che invece è più ricco.

Il secondo: è una scelta nazionalista e furba. Come essere iscritto a un partito. Solo chi ha certi requisiti "nazionalistici" può accedere agli aiuti dello Stato.

Il terzo: è un segnale di preoccupazione dello Stato che deve vendere i titoli del debito pubblico e ci sta dicendo che è lecito giocare sporco pur di ampliare la platea dei sottoscrittori del debito.

Un pessimo segnale che il mercato potrebbe cogliere e trasformare in un aumento della spesa per interessi. Quello che lo Stato guadagna con più acquirenti di BOT e CCT potrebbe perderlo con un maggiore tasso pagato sugli stessi.

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