Manca la cultura economica. Si sente dire spesso ed è vero.
Prendiamo questo pezzo di articolo dal sito di Tuttosport: La cessione di Tiago... è arrivata alle fase conclusiva: sarebbe già stato trovato l’accordo ..sulla base di 5,5 milioni di euro. Per i bianconeri si tratterebbe di una minusvalenza (avevano pagato il portoghese 13,6 milioni nell’estate 2007)
Il lettore pensa: hanno comprato un giocatore pagandolo 13,6 milioni e lo rivendono per 5,5 milioni: 8,1 milioni di minusvalenza. Accipicchia!
Ma la giornalista dimentica gli ammortamenti. Se il giocatore aveva un contatto di 5 anni (il massimo, in Italia) dopo 3 anni i 3/5 del valore sono ammortizzati.
Quindi il valore residuo del giocatore è pari ai 2/5 del prezzo d'acquisto, ovvero 5,44 milioni. Se lo vendono per 5,5 c'è un piccolo guadagno, non certo una perdita (minusvalenza). Se invece il contratto era di 4 anni
Scusa Gian...
RispondiEliminama non bisogna calcolare anche lo stipendio del giocatore a stagione, visto che in genere si tratta di milioni di euro?
Se il giocatore viene venduto, per quei due anni rimanenti lo stipendio lo pagherà qualcun'altro.
Certo è che se improvvisamente il giocatore fa un campionato fantastico, il suo valore aumenterà di nuovo e la Juventus si mangerà le mani.
Rispetto alle merci, la valutazione di un giocatore mi sembra molto più complicata e aleatoria.
lo stipendio non c'entra con il valore del calciatore
RispondiEliminauna squadra compra un giocatore e lo paga supponiamo 15 milioni. Gli fa un contratto di 5 anni. Il costo (per l'acquisizione del diritto alle prestazioni sportive) si divide per 5 e ogni anno si imputa 1/5 cioè 3 milioni ai costi della società
Il valore di bilancio è pari al valore di acquisto meno le somme ammortizzate. Se l'ammortamento è di 3 milioni, il calciatore vale 12 milioni dopo un anno, 9 dopo 2 anni, 6 dopo 3 anni, 3 dopo 4 anni e 0 dopo 5.
Se lo vendi dopo 3 anni vale 6 milioni. Se l'acquirente paga + di 6 milioni ottieni un guadagno (plusvalenza), se meno di 6 una perdita (minusvalenza)
Poi c'è il risparmio dello stipendio. Che è un vantaggio se non lo sostituisci con un altro calciatore o se lo sostituisci con un calciatore che costa di meno
Che ne pensi di questo:
RispondiEliminahttp://lanapoleoni.ilcannocchiale.it/post/2473922.html
http://www.ibs.it/code/9788817039932/napoleoni-loretta/maonomics-amara-medicina.html
Il segreto della Cina è la forte prevalenza del settore pubblico (http://www.lacinarossa.net/?page_id=65) riuscendo però a inserirsi nei mercati? Una specie di sistema ibrido tra capitalismo e socialismo, per questo funziona?
ho letto un libro della Napoleoni, brava a considerare gli aspetti geo-politici, a studiare quel che accade nel mondo, ma modesta come esperta di cose economiche
RispondiEliminala Cina non cresce perchè sono + bravi di noi a fare le stesse cose, ma in maniera diversa seguendo l'ideologia comunista mescolata abilmente con un capitalismo peraltro piuttosto selvaggio, ma perchè si stanno trasformando
ci sono centinaia di milioni di persone che hanno abbandonato una vita misera, fatta di fame e povertà, per diventare operai sfruttati che tuttavia vivono molto meglio delle generazioni precedenti
è una situazione che abbiamo vissuto anche noi nel dopoguerra quando i contadini poveri abbandonavano le colline e le montagne e andavano a fare l'operaio in città e milioni di persone sono emigrate dal sud
quando questo processo di trasformazione finirà vedremo se davvero la Cina saprà fare meglio
di sicuro le politiche economiche della Cina e in particolare la mancata apertura alle banche straniere hanno portato dei vantaggi
non è successo quello che è avvenuto altrove in Asia alla fine degli anni '90: valori immobiliari e azioni alle stelle per effetto dell'afflusso massiccio di capitale straniero e poi un crollo con effetti disastrosi sull'economia
da questo punto di vista i cinesi sono parsi migliori, ma lì è una necessità: in un paese così grande con tanta gente diversa, se qualcosa va storto non si rischia la manifestazione di piazza e lo sciopero generale ma molto di peggio
quindi teniamoci buoni i compagni cinesi che gestiscono un paese che rischia di diventare, se le cose vanno storte, la più grande e pericolosa polveriera del mondo
La napoleoni anche sulle considerazioni sulla finanza islamica mi lascia davvero perplesso.
RispondiEliminaMeglio come analista geopolitica.
Comunque non capisco bene la logica di questi ammortamenti sul valore dei giocatori...
RispondiEliminaPiù che il passare degli anni di contratto dovrebbero incidere le prestazioni del giocatore no?
Normalmente se compri un giocatore a poco e dopo esplode diventando un campione lo rivendi a parecchio, se un giocatore sembra forte poi invece delude lo compri a tanto e lo rivendi a poco
è il normale ammortamento di qualsiasi bene o servizio usato per + anni. Vale per un impianto come per i diritti alle prestazioni di un calciatore.
RispondiEliminaSe compri un impianto che usi per 5 anni, non ha senso che il costo finisca solo nel bilancio dell'anno in cui l'hai comprato. Deve invece essere suddiviso negli anni di impiego dell'impianto (o del diritto all'impiego del calciatore). Quindi ogni anno nel bilancio finisce 1/5 del costo
La quota di costi inserita nel bilancio di ciascun anno si chiama ammortamento.
Contemporaneamente il valore dell'impianto, inserito a bilancio per una certa somma, viene ridotto man mano che le quote di 1/5 finiscono nei costi
Certo se compri che vale 1 milione e lo vendi a 10 guardagni molto. Ma non guadagni 10-1 cioè 9 milioni ma 10 meno il valore residuo tenendo conto degli ammortamenti
se poi una squadra vuole rendere più presentabile un bilancio prende un giocatore che, secondo i dati di bilancio, vale poco (supponiamo 5 milioni). Lo vende a 25 milioni e ottiene perciò una plusvalenza di 20 milioni che servono a incrementare le entrate.
RispondiEliminaPoi compra sempre dalla stessa società a cui ha venduto il calciatore, un altro giocatore pagandolo sempre 25 milioni. Nel bilancio finiscono 25 milioni ma distribuiti su (supponiamo) 5 anni.
Quindi nell'anno in cui si è realizzata l'operazione le entrate aumentano di 20 milioni e i costi di 5.
Saldo: +15 milioni ... e il bilancio è salvo
Si capisce perchè ogni anno molti giocatori cambiano maglia
L'ammortamento deve essere sistematico non può variare a seconda delle prestazioni dei giocatori, altrimenti davvero ogni amministratore può scrivere in bilancio il cavolo che gli pare.
RispondiEliminanon mi pare di averlo scritto... ho scritto che si compra un giocatore e si divide il costo per il numero di anni del contratto ottenendo l'ammontare dell'ammortamento cioè del costo del cartellino per ogni singolo anno giocato
RispondiEliminaRispondevo a Mueran...
RispondiEliminaVorrei aggiungere una cosa: se tutto fosse sempre così lineare nel mondo del calcio sarebbe veramente idilliaco. Purtroppo considerata l'aleatorietà dei beni in questione (i giocatori) i bilanci delle società calcistiche sono di quanto più fasullo ci sia in circolazione. L'affermazione fatta da Gian sugli ammortamenti è estremamente corretta, ma che cosa succede a un bene se questo perde parte del proprio valore (nel merito si infortuna o è depresso o soffre di nostalgia)?
RispondiEliminaE' presto detto: si svaluta il bene. Quindi il giocatore comprato per 15 milioni di Euro si svaluta e si porta a un valore di 3 milioni di Euro e di conseguenza variano anche l'ammortamento e il valore contabile. Viceversa se il nostro rampollo calcistico vince l'europeo con la nazionale possiamo anche rivalutarlo per adeguarlo al valore corrente. Nei due casi dovrò iscrivere a bilancio delle svalutazioni (costi) o rivalutazioni (ricavi). E' ovvio che sindacare su quanto vale un giocatore e sull'opportunità di intervenire in bilancio sul suo valore è di quanto più insindacabile e arbitrario ci sia....