22 maggio 2012

Le perdite di J.P. Morgan

Qualche settimana fa ho fatto un salto sulla sedia leggendo una notizia su repubblica.it (vedi qui): J.P.Morgan aveva investito 100 miliardi di dollari in derivati, scommettendo sul peggioramento dei conti di un'infinità di aziende europee.

Era una notizia allarmante: se la banca americana avesse avuto ragione, i conti delle imprese e quindi le economie europee avrebbero subito un forte peggioramento. In caso contrario, per J.P. Morgan sarebbero stati guai.

La scorsa settimana è scattato l'allarme-perdite per JP Morgan, una delle grandi banche d'affari americane.  Due miliardi di perdite all'apparenza inattese hanno gettato nel panico gli azionisti e fatto crollare il titolo di oltre il 10% in una settimana e messo in ridicolo James Dimon, il numero uno di JP Morgan, da sempre ostile a regolamentare il settore bancario e, soprattutto, quello dei derivati.

Ma cosa è successo davvero?

I derivati dovrebbero servire a coprire le banche come JP Morgan dai rischi. Presti soldi a un'impresa e, temendo che l'impresa possa fallire, compri un derivato che funziona come un'assicurazione, ti fa incassare soldi se il prestito va male, ovvero se l'impresa fallisce.

Ma i derivati non servono solo a questo, funzionando invece come veri strumenti finanziari, scommesse sull'andamento di un'impresa o di uno stato. Si può "scommettere" su tutto: sull'incremento come sul decremento di valore di un titolo o su strumenti estremamente complessi, indici azionari o di altro genere.

Quando la scommessa funziona, si guadagna e si perde in caso contrario. E JP Morgan ha perso, investendo, tramite un proprio ufficio londinese, somme enormi in derivati. L'investimento è stimato in 100-150 miliardi di dollari, le perdite superano i 2 miliardi ma potrebbero essere molti di più.


In molti chiedono la testa di Dimon e una regolamentazione del settore, necessaria perché la crisi economica è stata scatenata dalle perdite potenziali delle banche che avevano acquistato complicatissimi derivati. Ma non c'è solo il rischio che le perdite di JP Morgan scatenino un'altra crisi come quella di Lehman Brothers. C'è anche il rischio che un colosso bancario da una parte punti su derivati che promettono ricchissimi guadagni se il valore di un titolo o dello spread sale (o scende) e dall'altro, svolgendo l'attività bancaria tradizionale, influenzi l'andamento del titolo dello spread.

Due ottime ragioni per sperare che J.P.Morgan perda soldi per gli investimenti sbagliati sui derivati e si arrivi a una regolamentazione del settore che riduca il potenziale distruttivo dei derivati. Una volta tanto le perdite di una banca sono una buona notizia.





48 commenti:

  1. Concordo.

    Basta però che nell' eventualità la lascino fallire, senza salvarla con i soldi dei contribuenti.

    Altrimenti è un cavolo e tutt' uno...

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  2. Grande Gian,
    questo è un grande articolo.

    Peccato che le banche centrali siano sempre pronte a salvare queste grandi istituzioni,
    per poi far ripagare il conto ai cittadini tramite misure di austerità.

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  3. abbiamo visto gli effetti disastrosi per l'economia quando è fallita Lehman che era + piccola...

    non occorre il fallimento ma limiti a certe attività che sono solo speculative

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  4. Infatti occorre rivedere le regole sui mercati speculativi, sono sempre convinto che la crisi innestata dai subprime americani sia stata la conseguenza della deregulation attuata in ambito finanziario negli anni precedenti.

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  5. Buonasera a tutti,
    vorrei sottoporre alla vostra attenzione questo video di Emiliano Brancaccio, a mio avviso uno sei rari economisti italiani intelligenti e sinceri.
    Grazie e perdonate se è O.T.

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  6. il video non c'è ... ma brancaccio di solito lo trovo interessante

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  7. ...dimenticato il link! scusate anche la distrazione!

    http://www.emilianobrancaccio.it/2012/05/21/due-vie-per-uscire-dalla-crisi/

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  8. molte cose interessanti anche se non sottoscriverei tutto...

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  9. Grazie per la risposta. A me pare tutto abbastanza sensato, molto + sensato di quello che si legge e si sente in generale, ma non sono un esperto.
    Ti sarei grato se volessi indicare su quali punti hai delle riserve.
    grazie

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  10. non mi convince l'idea che l'euro è in pericolo perchè la germania ha fatto crescere di meno i salari rispetto al resto d'europa... troppo semplicistico...e mi pare che anche l'analisi delle cose da fare per risolvere i problemi non sia convincente.

    Io metterei il limite al movimento dei capitali come prima cosa o una delle prime, non come l'ultima

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  11. La parte della Germania a me sembra sensata, oltre che documentata (non in questo filmato).
    A me Brancaccio piace perché è preparato, libero e sincero. Sulle soluzioni può aver ragione o torto come qualsiasi altro, trattandosi di ipotesi nessuno può essere certo di avere ragione. Però a differenza di altri penso sia intellettualmente onesto.
    Mi è piaciuto anche Fitoussi dalla Dandini, sebbene in quel tipo di spettacolo il suo intervento fosse meno approfondito.
    http://www.la7.it/theshowmustgooff/pvideo-stream?id=i529887
    grazie per la tua risposta

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  12. In italia i salari sono rimasti praticamente al palo. Eppure l'economia ha fatto schifo lo stesso.

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  13. è difficile pensare che i guai della spagna dipendano dai salari, visto che in Spagna la crisi dipende molto dal crollo del settore immobiliare, che è un settore che non risente della concorrenza straniera e quindi dei confronti internazionali ...

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  14. è inutile che cerchi di fare una sintesi di quanto è spiegato perfettamente dal professor Bagnai, a mio parere preparato e onesto quanto Brancaccio.
    se avete voglia di leggere e di discuterne:
    http://goofynomics.blogspot.it/2012/05/piu-europa-e-meno-spagna-o-no.html

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  15. scrivo quel che penso... non sintetizzo alcuno

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  16. anche perchè il signore in questione è uno che usa migliaia di parole per dire cose che potrebbe dire in poche righe.. e io sinceramente non riesco a leggere tante righe confuse... dopo un pò lascio perdere.

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  17. hai frainteso, ho detto che è inutile che IO sintetizzi l'articolo di Bagnai perchè è scritto molto meglio di quanto so fare io.

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  18. Il marxismo è una brutta bestia.

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  19. Provo a riassumere l'articolo del prof. Bagnai.
    i paesi del Nord Europa hanno adottato una prospettiva mercantilistica cercando di crescere sfruttando la domanda estera (esportazioni). La domanda interna invece è stata repressa mediante una riforma del mercato del lavoro il cui finanziamento ha portato la Germania a violare le regole “europee” sul deficit e che la ha avviata a una crescita squilibrata.
    Gli investimenti spagnoli non sono stati solo “improduttivi”. Dal 2000 al 2010 la Spagna ha avuto un rapporto investimenti/Pil di circa 28 punti, contro i 18 della Germania. I 10 punti di investimento si dividono + o - equamente fra investimenti residenziali e non. È normale che un paese "svantaggiato" faccia più investimenti, ed è per questo che l’integrazione finanziaria europea in teoria era stata fatta: x facilitare il finanziamento sui mercati dei paesi rimasti indietro.
    “ma hanno costruito tante seconde case in riva al mare!”. Certo, ci sono stati anche investimenti azzardati in ambito immobiliare.

    Cosa è una bolla?
    è un fenomeno che si verifica quando il prezzo di una cosa cresce perché tutti si aspettano che cresca. E siccome se lo aspettano, comprano quell’attività x rivenderla quando il prezzo sarà cresciuto. Il prezzo cresce e altri comprano e così via.
    Se i prezzi delle case sono saliti innescando questo processo vuol dire che qualcuno, almeno all’inizio, le case le stava comprando.
    Da dove sono arrivati i soldi per “innescare” il meccanismo?
    Sembra che la crisi debitoria sia colpa della famiglia spagnola (o greca o portoghese) che ha chiesto il mutuo: se si fanno troppi debiti la colpa è di chi ha chiesto i soldi e non del creditore?

    Come dicono Lance Taylor e R. Frenkel, il “centro” impone alla “periferia” l’adozione di un tasso di cambio fisso. Lo fa x ottimi motivi dichiarati: x “aiutare” i paesi periferici a combattere l’inflazione, x “promuovere” il commercio.
    E soprattutto x motivi non dichiarati: il cambio fisso elimina il rischio di cambio sugli investimenti finanziari nei paesi periferici, generalmente porta a tassi di interesse più elevati nei paesi periferici e rende meno competitive le merci della periferia, che di fatto prende soldi in prestito anche per acquistare le merci del centro. Questo è il gioco che la Germania ha giocato con la periferia. Ecco da dove arrivavano i soldi che hanno gonfiato la bolla.

    Le famiglie sapevano che stavano vivendo in un’economia che cresceva al 4% medio in termini reali (1999-2006) che offriva lavoro e ottime prospettive di guadagno. Perché non avrebbero dovuto sobbarcarsi un mutuo?
    Le banche del Nord sapevano che il paese aveva superato la soglia di guardia. Lo studio di Manasse e Roubini chiarisce che la variabile più importante per prevedere una crisi di debito pubblico è il rapporto debito estero complessivo/Pil. Nel loro campione questo indicatore in media vale 55 punti. In Spagna li ha superati nel 2004. Ma le banche hanno continuato a prestare sempre di più. Così, nel 2007 il debito estero della Spagna era all’84% del Pil.
    In Spagna sono stati fatti investimenti improduttivi perché le banche del Nord, con quello che i giuristi chiamano “dolo eventuale”, hanno scelto deliberatamente il rischio di collocare la loro liquidità in eccesso in un paese che in tutta evidenza dal 2004, si capiva che non sarebbe stato in grado di restituire.
    Colpa degli spagnoli? Una famiglia deve avere quelle nozioni di macroeconomia?
    E invece le banche, che hanno il dovere istituzionale di monitorare i progetti di investimento e che dispongono di uffici studi, loro no, non sapevano che gioco stavano giocando?

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  20. E meno male che lo hai riassunto! immagino come sia l'originale...

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  21. Se vuoi il tema "come hai trascorso la domenica?" te lo sintetizzo in 3 o 4 righe.
    Oltre alle battute ironiche e alle "bollature ideologiche" a priori avete qualche argomento valido da proporre, discutere o contestare?

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  22. Avere una prospettiva mercantilista vuol dire imporre forti dazi in entrata per chi sapesse cos'è il mercantilismo.

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  23. è vero che "il mercantilismo si è dimostrato una forza persistente nel campo della politica economica, anche sotto il nome di protezionismo" (anche doganale),
    ma i dazi sono solo un'appendice, infatti la definizione base di mercantilismo su wikipedia è:
    "politica economica basata sul concetto che la potenza di una nazione sia accresciuta dalla prevalenza delle esportazioni sulle importazioni".
    [...] i mercanti operano accrescendo la ricchezza e il prestigio propri e dello Stato, mentre quest'ultimo garantisce la stabilità, l'ordine pubblico, l'allargamento del mercato attraverso la politica di conquiste coloniali."
    Quindi è corretto affermare che chi cerca di crescere sfruttando la domanda estera ha una prospettiva mercantilistica e le "colonie" sono gli stati del sud europa. i dazi in un mercato unico ovviamente non ci sono.
    Se ti dà tanto fastidio questo termine, toglilo pure, il significato del discorso non cambia di una virgola.

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  24. Limitare le importazioni mediante i dazi perchè quelle erano le politiche degli stati nazionali fino alla fine del 1700 il favoreggiamento dei propri mercanti a danno dei mercanti del paese vicino, un po' incompatibile con il concetto di mercato comune europeo o con la stessa nascita dell'unione europea, se ti devi rivolgere a wikipedia italia...

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  25. naturalmente wikipedia sbaglia, il professore universitario sbaglia, per le definizioni d'ora in avanti mi rivolgerò solo a te.
    ma sorvoliamo. a parte queste sterili discussioni nozionistiche, ti ho detto che questo termine non cambia di una virgola il significato del discorso. i concetti fondamentali sono altri.
    non perdiamoci a discutere su una insignificante pagliuzza se no devo dedurne che non avete argomenti e quindi non vi rimane che cercare di screditare la persona con trucchetti banali.

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  26. Su wikipedia può scrivere chiunque prenditi un manuale di vaggi e di Groenewegen sulla storia del pensiero economico. Parlare di mercantilismo per chi crea l'unione europea è una barzelletta.
    I problemi infatti sono altri, se i capitali volano nei paesi più solidi, la colpa è dei tedeschi che non li trasferiscono nei paesi della periferia. Se i capitali vanno alla periferia, la colpa è sempre dei tedeschi come ragionamento non fa una piega.

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  27. Se ti sembra una barzelletta allora è corretto perché questa unione è una barzelletta. ma sta diventando tragedia però quindi non fa ridere.
    o vuoi pure farmi credere che l'ue si basa sulla cooperazione e collaborazione e non sulla competizione?
    la differenza è che i soldi che vanno al centro (per le esportazioni) ci restano, mentre quelli che vanno verso la periferia tornano sempre al centro con tanto di interessi. il debito con l'estero dei paesi periferici non può che aumentare.
    Per te invece come stanno le cose?

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  28. L'unione europea è un progetto di unione economica politica e monetaria, la competizione vi è anche tra le aziende della lombardia senza scomodare l'ue.

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  29. Sono molti ad associare l'idea di mercantilismo alla politica tedesca.
    Sergio Cesaratto:
    "In precedenti interventi avevamo segnalato come la Germania costituisse un elemento di destabilizzazione dell’economia mondiale date le sue scelte neo-mercantiliste volte a basare una moderata crescita interna sulle esportazioni. Non eravamo, naturalmente, particolarmente originali in questo, Marcello de Cecco e Paul Krugman ad esempio fanno del ruolo della Germania un leitmotiv dei loro interventi."

    http://www.econ-pol.unisi.it/blog/?p=1749

    economist Joe Stiglitz delivered a presentation titled Is Mercantilism Doomed to Fail? China, Germany, and Japan and the Exhaustion of Debtor Countries.

    http://www.businessinsider.com/joe-stiglitz-on-mercantilism-2012-4


    x le aziende essere in competizione è normale.
    Non è normale la competizione (sleale) tra stati facenti parte della stessa unione "economica politica e monetaria".
    La Germania ha attuato, contravvenendo alle norme eu, una politica deflattiva per avvantaggiare le esportazioni delle industrie tedesche.

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    1. "In precedenti interventi avevamo segnalato come la Germania costituisse un elemento di destabilizzazione dell’economia mondiale date le sue scelte neo-mercantiliste volte a basare una moderata crescita interna sulle esportazioni."
      Come no che dazi ha messo su?

      "La Germania ha attuato, contravvenendo alle norme eu, una politica deflattiva per avvantaggiare le esportazioni delle industrie tedesche."
      Certo e gli asini volano.

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  30. Ma è complicato capire che l'economia tedesca è semplicemente più solida di quella mediterranea e le imprese tedesche sono più produttive ed efficienti?

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  31. oh il mito ariano! che bello!
    Se uno stato fa una deflazione competitiva (in un'unione si dovrebbe parlare di cooperazione e collaborazione non di competizione) slealmente (violando le regole europee sul deficit) i prodotti della tua nazione saranno meno costosi, quindi ottieni lo stesso effetto di quello che otterresti con un dazio.

    siccome la germania si è arricchita esportando a noi e impoverendoci, adesso che noi abbiamo meno soldi da spendere, vedrai che fine faranno gli efficienti e produttivi tedeschi. o pensi che esporteranno in cina?
    la germania esporta principalmente in europa e il mercato unico l'ha favorita. peccato che se lo sia bruciato per avidità.

    l'economia tedesca è veramente più solida, hai ragione, x questo le stesse norme che funzionano lì non possono funzionare in paesi più arretrati e soprattutto non può funzionare l'euro (non è un'area valutaria ottimale)
    l'italia non aveva i requisiti per entrare in europa, il debito era palesemente fuori, secondo te xchè l'hanno fatta entrare? xchè ci vogliono bene?
    Prova a spiegare le tue teorie a Krugman (ma la lista di economisti che ritengono insostenibile l'euro è lunga), magari lui riesce a capirle.
    Intanto a me puoi spiegare perchè bersani che ha ha risposto al precedente governo "il pareggio in bilancio equivale a una castrazione per i prossimi decenni" ti mando il link del filmato se te lo sei perso, lo ha poi votato con monti. adesso non è più una castrazione?
    perchè le manovre che hanno peggiorato la situazione greca dovrebbero migliorare quella italiana?

    anzi non spiegarmi niente, passerò a trovarti tra un annetto (ma credo prima) e vediamo chi aveva ragione

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    1. I salari in germania sono più alti rispetto a quelli italiani, non contravvengono ad alcun divieto europeo non contravvengono ad alcun divieto dell'Ilo, per che motivo sarebbe "una competizione sleale" è abbastanza strano dato che semplicemente hanno aziende più efficienti di altre. Magari dovrebbero mettere normative per burocratizzare le imprese? O per distruggerle in maniera da venire incontro ai vostri discorsi demenziali?
      Una competivitità sleale sarebbe per esempio un ostacolo artificiale o una variazione delle ragioni di scambio indotta dall'autorità monetaria (quello che faceva l'italia con la lira). Ora se l'italia non fa più competizione sleale non c'è scritto da nessuna parte che occorra inventarsi una inesistente dumping tedesco.
      Non ci deve essere competizione? E' incompatibile con il discorso stesso di mercato comune, il mercato prevede competizione se no si isolano i mercati nazionali si mettono i dazi e i vincoli di importazione, ma qui si torna al mercantilismo, lo sai?
      Perchè l'italia è entrata nell'euro? Ottavo paese più industrializzato del mondo e fondatore della comunità economica europea. Un euro senza il fondatore della comunità economica europea non aveva politicamente alcun senso.

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    2. "Intanto a me puoi spiegare perchè bersani che ha ha risposto al precedente governo "il pareggio in bilancio equivale a una castrazione per i prossimi decenni" ti mando il link del filmato se te lo sei perso, lo ha poi votato con monti. adesso non è più una castrazione?"
      E sai che me ne frega di quello che dice o fa bersani, lamentarsi del pareggio iscritto in costituzione è ridicolo primo perchè non verrà comunque rispettato, secondo perchè non è la causa della situazione italiana ma è l'effetto.

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  32. scusa l'anticipo, ho letto il commento di un signore molto rappresentativo dell'opinione tedesca e dello spirito europeo; ha capito poco, ma 2 o 3 nomi in più di te li sa, mi spiace che non contraccambi il tuo amore...

    lei a differnza di un tedescko manco se ne accorto che non erano le lobbies che si sono "imposesate" delle primarie risorse publiche italiane da una semplice sip alla iri, è stato d'alema , e prodi che hanno trasformato il palazzo chigi in marchaint bank e poi anche isituito le famose authority alla catriletta per difendere per modo di dire che i manager de noantri tipo colanino e tronhetto della felicita la disanginano del tutto, un tedescko oggi non permeterà che un assonato italiano alla mandolina e gitara si protega con un eurobond finanziato da lavoro ed onesta tedesca, lei ha un reddito da fame e pagha la benzina 2.00 euro, perchè lei dorme o fà al massimo l'indignato, ha proposito i cittadini di berlino hanno deciso di comprare la magioranza delle azioni dell soc.eletrica, attualamnte di proprieta svedese, per tornarla publica, e l'aqua publica a berlino in ultimi dieci anni costa sempre quanto quella romana 10 anni fa, 8cent. al m3.

    commento all'articolo:
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-24/grilli-fuori-euro-tutto-120804.shtml?uuid=AbKX7WhF

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    Risposte
    1. Delirio da bar senza senso. Le bollette dell'acqua sono più economiche in italia che in germania. La benzina è cara ma credi che con la lira sarebbe meglio? L'italia importa il petrolio e lo paga in dollari, con una lira svalutata la benzina sarebbe ulteriormente alle stelle come prezzo senza considerare il costo della bolletta elettrica.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Ah secondo i dati dell'ocse in germania l'acqua costa più di due dollari al metro cubo. il tuo dato degli 8 cents è inventato.

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    4. ah, l'anima grillina è venuta fuori :D

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  33. mi sei simpatico e non riesco a starti lontano x più di 1/2 ora...
    questo simpatico teutone è amico tuo non mio, caro "assonnato alla manodolina e gitara".
    io prediligo altre letture, lascio tutta a te la (dis)informazione mainstream made in germany filtrata da un cervello diesel

    Hey, Germany: You Got a Bailout, Too

    http://www.bloomberg.com/news/2012-05-23/merkel-should-know-her-country-has-been-bailed-out-too.html

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  34. Ma vah fallisce l'europa e rischia anche la germania, ma pensa che novità non lo sapevo...

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  35. mi pare che ti siano sfuggite un paio di cosette.
    ma certo la sai più lunga di bloomberg, di Krugman e di Brancaccio, Bagnai ecc.
    tu stai qui a discutere con un nessuno come me e quegli incapaci vincono premi nobel, pubblicano su IDEAS, occupano le cattedre universitarie... che schifo di paese, perché non vai in germania? il tuo amico ti aspetta a braccia aperte!
    adesso vado a suonare il mandolino e a mangiare una mozzarella (di latte tedesco) ... in sogno
    buona notte

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    1. Qualche marxista che crede che il problema dell'italia non sia il debito pubblico lo trovi sempre in università vi è libertà di pensiero se non lo sai ancora.
      Per il resto aspetto ancora la spiegazione di brancaccio sul motivo per cui in italia non ci sia un boom economico dato che i salari sono fermi da qualche lustro.

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  36. il professor Brancaccio lo spiega benissimo, sei sei interessato devi andare a leggere non è lui che deve venirtelo a spiegare a domicilio - mi raccomando in 3 parole che poi mi bruciano gli occhietti e magari con tanti bei disegnini.

    anche bloomberg è marxista?
    se non sai la risposta ti propongo la versione di un liberista: il prof Borghi - università cattolica - dice + o - le stesse identiche cose (ma io preferisco Brancaccio e Bagnai)
    http://www.youtube.com/watch?v=fhzwE1oNA30

    e x dimostrarti che non ho nulla contro la germania, ma solo contro certi tedeschi ottusi schiavi di luoghi comuni e i loro adulatori italiani altrettanto ottusi schiavi dei luoghi comuni, e che non giudico le persone dalla nazionalità ma da quello che dicono e che fanno:
    Avviso di burrasca sull'Unione Monetaria di Heiner Flassbeck (viceministro delle finanze tedesco ed è Direttore della divisione sulla globalizzazione e le strategie di sviluppo alla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo a Ginevra)
    http://documentazione.altervista.org/le_monde_Flassbeck_Grecia_UME.htm

    non si tratta di marxismo, di destra o di sinistra, di italia o di germania, ma di persone che ragionano basandosi sui fatti.
    l'abitudine tua e del tuo speculare amico tedesco affibbiare etichette agli altri invece di avviare una discussione basata su dati e argomenti comincia ad annoiarmi.

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    Risposte
    1. Il prof. brancaccio spiega benissimo la sua ideologia. Se la spagna è in crisi per un problema di partite correnti, non vuol dire che il problema dell'italia non sia un problema fiscale. Deve capire il caro brancaccio che il sistema europeo è un sistema complesso in cui gli stati sono diversi l'uno dall'altro. Non è che se un paese con i conti pubblici in ordine fino a due minuti fa e poi per la sua fragile economia è stato travolto dalla crisi finanziaria, giustifichi il fatto che una finanza pubblica disastrata non debba costituire fonte di preoccupazione.
      Per il resto non vedo dove bloomberg neghi o abbia mai negato i problemi fiscali della grecia e dell'italia.

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    2. E ripeto la domanda perchè l'italia non cresce come o più della germania? Ha bassi salari, sono rimasti praticamente fermi. Perchè non cresce?

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