31 maggio 2012

Monti e il calcio

In 10 giorni il tranquillo Mario Monti s'è trovato alle prese con una serie di emergenze e di incontri stressanti: è andato a Camp David per il G8, a Chicago per parlare di NATO, a Brindisi per i funerali di una sfortunata ragazza, poi è arrivato il terremoto in Emilia, è andato a Bruxelles per la riunione informare dell'eurozona, ha affrontato la strana proposta di Catricalà sul CSM e oggi si trova a fare i conti con i danni pesantissimi e i morti in Emilia.

In mezzo a tutto ciò ha trovato il tempo per commentare le inchieste sul calcio corrotto, spiegando che se fosse per lui occorrerebbe sospendere il campionato per 2-3 anni per far maturare il paese.

Dichiarazioni che hanno, giustamente, scatenato le critiche, soprattutto perchè Monti ha aggiunto che il calcio usa soldi pubblici per coprire le perdite. A cosa si riferiva Monti? Forse alla leggina inventata nel 2003 che consentiva di svalutare i calciatori e spalmare la svalutazione in 10 anni. Una norma peraltro nata per risolvere un problema molto contingente: offrire l'opportunità a molti presidenti di iscrivere le proprie squadre al campionato senza dover ricapitalizzare le società.

Monti, che nel 2002-3 era commissario europeo, forse si lamenta del calcio ricordando la pessima figura dell'Italia guidata da Berlusconi che si inventò il decreto salva-calcio?

Forse per questo o per lo stress, Monti ha partorito l'idea di sospendere il campionato di calcio. Una scelta che, se mai fosse attuata, vorrebbe dire distruggere il calcio professionistico italiano. Senza campionato le squadre dovrebbero licenziare i calciatori, perdendo i soldi spesi per acquistarli, e non potrebbero pagare i debiti, quindi fallirebbero.

Tutto ciò per risolvere i problemi di un calcio corrotto e per far maturare gli italiani? Sorge il dubbio che lo stress a cui è sottoposto Monti in queste settimane gli abbia ispirato strani desideri di moralizzare l'Italia come farebbe un parroco alle prese con qualche bambino dispettoso.



5 commenti:

  1. Per non parlare della perdita netta di tasse... non credo che gli stipendi dei calciatori siano in nero... inoltre una delle poche tasse che pagano gli italiani è il Calcio. Tutti si lamentano dell'IMU per dire, ma per quanto riguarda il calcio, al massimo si lamentano per lo stipendio dei calciatori... ma poi le partite le vanno a vedere lo stesso. Stavolta Monti ha cannato proprio.

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  2. La spalmadebiti non ha coinvolto soldi pubblici è solo un'autorizzazione di falso in bilancio.

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  3. però ci sono i crediti di imposta nel caso di perdite

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  4. Ma magari fosse, è la volta buona che gli italiani alzano il culo e si ribellano -__-

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  5. "però ci sono i crediti di imposta nel caso di perdite"
    Che vuol dire? Se tu hai una perdita fiscale la puoi riportare negli esercizi successivi indipendentemente dal decreto spalmadebiti che riguardava solo le scritture civilistiche a memoria non riguardava le variazioni fiscali...

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