L'IMU, che è di fatto sia un'imposta patrimoniale che un'imposta locale sugli immobili, non colpisce le banche. Perchè?
Le possibili ragioni sono due.
La prima è che le banche italiane sono in crisi. Hanno una montagna di crediti inesigibili, la cui svalutazione comporta ingenti perdite; concedono dilazioni di pagamento ai clienti per evitarne il fallimento, hanno un ingente patrimonio immobiliare, frutto di molte insolvenze, hanno difficoltà a raccogliere capitali sui mercati interbancari e devono usare i capitali di cui dispongono per finanziare sia il debito pubblico che le imprese.
E' quindi ragionevole voler esentare le banche dall'IMU. Il pagamento dell'IMU comporterebbe conseguenze negative per le banche e soprattutto per chi ha bisogno di capitali, ovvero famiglie, stato e imprese.
Ma non finisce qui. C'è un'altra ragione che probabilmente impedisce allo Stato di chiedere alle banche di pagare l'IMU. La spiego negli anni '40 un economista polacco, Michal Kalecki.
Kalecki osservò che in un sistema di laissez faire, vale a dire in un sistema economico molto poco o per nulla regolamentato e con uno scarso intervento statale, il livello dell’occupazione dipende in
larga misura dalla così detta atmosfera di fiducia. Se la fiducia diminuisce l'economia soffre: calano produzione, occupazioni e investimenti.
Ciò "assicura ai capitalisti un controllo automatico
sulla politica governativa. Il governo deve evitare tutto quello che può
turbare l’ “atmosfera di fiducia”, in quanto ciò può produrre una crisi
economica".
Parole attuali: se il governo cerca di migliorare la fiducia del mondo finanziario (e quindi anche delle banche) nella capacità di uno Stato di pagare i debiti, non potrà prendere provvedimenti, come l'imposizione dell'IMU, sgraditi alle banche.
Mi pare che abbia ispirato Keynes...
RispondiEliminasì
RispondiEliminakeynes era + vecchio (nato nel 1883, Kalecki nel 1899)
Qui però non si parla di banche, mi sembra:
RispondiEliminahttp://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=5918
Anche io sapevo quanto indicato da Gianluca Ricozzi. Ovvero le banche pagano l'IMU le fondazioni sui beni utilizzati per fini strettamente legati al loro fine no.
RispondiEliminaAlla fine però basta un semplice artificio contabile-fiscale per rendere di fatto esenti le banche.
Anche se sul fatto che le fondazioni siano enti benefici ho i miei dubbi.
http://www.investireoggi.it/fisco/imu-esenti-le-fondazioni-bancarie/
Le banche solitamente non sono proprietarie degli immobili che utilizzano, quindi l'imposta grava sui proprietari che affittano. Le fondazioni bancarie a volte sono proprietarie di alcuni immobili bancari, in questo caso non pagheranno se l'immobile non è adibito ad attività commerciale, invece pagheranno se lo è, almeno io la interpreto così. Le fondazioni sono invece sicuramente enti senza fini di lucro, infatti non possono realizzare degli utili, che vanno invece investiti nelle attività istituzionali della fondazione.
RispondiEliminaAggiungerei una terza motivazione : supponiamo di far pagare l' IMU alle banche. Indovinate un pò CHI la pagherà per davvero la LORO IMU, con qualche piccolo aumento di qualche voce di spesa secondario ??? ;)
RispondiEliminaquesto è sempre valido, però
EliminaIl punto è che le banche pagano l'IMU, non sono tra le categorie escluse.
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