L'ultima novità degli F35 è che pare non riescano a atterrare correttamente in caso di tempo caldo e umido: serviranno a fare la guerra solo d'inverno o sono il simbolo di un'industria militare mondiale che vive di sprechi?
L'elenco degli sprechi della spesa militare è infinito. Luca Marco Comellini, che ha creato un partito per difendere i diritti dei militari, ne elenca diversi: "l'indennità di ausiliaria (415 mln/anno), gli avanzamenti di grado
all'ultimo giorno di servizio, i richiami in servizio e i trattamenti
economici superiori percepiti al compimento dei 13-15 e 23-25 anni di
servizio, le indennità antiesodo dei piloti e controllori di volo (45
mln/anno), i costi del Cocer (5,2 mln/anno), gli stipendi dei cappellani
militari (6,3 mln/anno)" e propone "l’unificazione delle forze di polizia" che permetterebbe a suo avviso "una riduzione della spesa per la
sicurezza di ulteriori 4 miliardi all’anno".
Ma l'elenco non finisce qui: si potrebbe creare un solo esercito europeo, senza inutili doppioni nazionali, eliminando uomini, mezzi e strutture destinate in passato a difendere i singoli paesi dal rischio di guerra con i vicini europei. Secondo qualche calcolo, il risparmio a livello europeo se si adottasse un esercito unico europeo supererebbe i 120 miliardi di euro l'anno. Di questi almeno 7-10 sarebbero soldi risparmiati dall'Italia.
Perchè dunque non farlo? E soprattutto, perché i tanti che fanno politica, a parole, contro gli sprechi non partono proprio dell'enorme spreco collegato alle spese militari?
Per ora una buona notizia c'è: Enrico Letta ha scritto ai ministri dell''Interno, della Giustizia, della Difesa e dell'Economia manifestando l'intenzione
di ridimensionare, "ridefinire le modalità di organizzazione delle feste
delle singole forze armate, dei corpi militari e dei corpi non armati
dello Stato".
La festa per il 152° anniversario dell'esercito che si doveva tenere all'ippodromo militare di Roma è stata cancellata, come quella della Guardia di Finanza. Speriamo sia solo l'inizio di una dura lotta agli sprechi militari, iniziando da quelle feste la cui abolizione avevamo sostenuto già 3 anni fa (vedi qui).
Quantomeno si facciano, se proprio non se ne riesce a fare a meno, al decennale, o a costo zero... Se decidono collettivamente di far festa un giorno, prendendosi un giorno di permesso, perché no. vien fuori il mio lato liberale: se ci tengono alla festa, la facciano a costo 0. Se serve a far girare soldi e regalie, allora meglio obliterarla del tutto.
RispondiEliminapoi su questi eventi farei anche il papalino: si festeggia con cadenza giubilar-ebraica: una volta ogni 50 anni.
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