09 luglio 2013

Don Diego e RCS

Da qualche tempo Diego Della Valle, padrone di Tod's e della Fiorentina mi pare un prete dell'oratorio, di quelli che guarda i ragazzini che bisticciano con l'atteggiamento di chine ha viste tante e sa che dopo la lite ricominceranno a giocare.

Ogni tanto si presenta in tv e spiega, da Santoro o a Ballarò, cosa pensa si debba fare per rimettere in sesto l'Italia, usando sempre l'atteggiamento di chi ha avuto successo e vorrebbe che le sue parole fossero prese in considerazione da chi conta e anche dai cittadini comuni, desiderosi di essere rassicurati.

Tra i suoi bersagli preferiti ci sono John Elkann e Sergio Marchionne, rei a sua dire di non investire molti milioni o forse miliardi di euro per rilanciare la Fiat a colpi di auto. Auto che, occorre dirlo, nessuno compra in Italia e in mezza Europa, chiunque sia il produttore e qualunque sia la qualità del prodotto.

Dopo aver attaccato i vertici Fiat sull'auto, da qualche tempo Della Valle si è concentrato su un altro tema: il controllo del gruppo Rizzoli.

Gruppo che è il salotto buono della finanza italiana, visto che la proprietà di RCS è da anni divisa tra gli eredi Agnelli, Della Valle, banche, assicurazioni e altri imprenditori danarosi.

Ma da qualche tempo RCS va male, tanto da richiedere un aumento di capitale di olte 400 milioni. Alcuni hanno deciso di non sottoscriverlo, altri invece hanno deciso di far crescere la propria quota nel gruppo editoriale. Tra questi Fiat, che punta a diventare il primo azionista con oltre il 20% delle azioni.

Perchè lo fa? Forse perchè è un buon affare, capace di regalare centinaia di milioni. O forse perchè è sempre meglio controllare un gruppo editoriale, per una questione di immagine e per fare e ricevere favori?

Non lo sappiamo, mentre è certo che l'assalto a RCS da parte di Fiat ha fatto arrabbiare Della Valle che vorrebbe, come ha scritto oggi in una lettera aperta al Presidente Napolitano, che gli azionisti si ritirassero per consentire a RCS di restare autonoma e di rilanciarsi senza vincoli che non siano la ricerca degli equilibri economici.

È la tesi che Della Valle ripete da tempo, col suo non gradevole atteggiamento da parroco. Ed è una tesi che solleva un paio di domande: se Della Valle vuole che RCS sia autonoma da azionisti hce potrebbero condizionrla, perchè lui, che rappresenta un gruppo industriale di tutto rispetto, è entrato nell'azionariato del gruppo editoriale milanese? E se il gruppo dev'essere autonomo, chi dovrebbe sottoscrivere l'aumento di capitale? Forse azionisti che poi non conterebbero nulla e magari dovrebbero dirsi contenti di perdere i loro soldi?

Per fortuna il Presidente ha risposto che in questi casi occorre lasciar fare il mercato: chi ha più azioni  deciderà cosa fare, secondo i suoi convincimenti e non secondo quelli di qualche politico o di chi, pur non essendo politico, vorrebbe condizionare un gruppo editoriale forte di un atteggiamento da parroco alle prese con qualche ragazzini presuntuoao e di un pò di azioni.




10 commenti:

  1. Comunque Diego non è il padrone della Fiorentina, ma il fratello Andrea.
    Anzi in realtà anche Andrea per la Fiorentina è presidente onorario ed "azionista di riferimento" mentre il "presidente esecutivo" sarebbe Cognigni.
    Alchimie strane, ma Diego concretamente non ha a che vedere con la Fiorentina (non ne parla mai nemmeno, ne' viene nemmeno a Firenze o allo stadio da secoli, sono convinto gli chiedi chi è il capitano della Fiorentina non lo sa nemmeno). Smise di avere alcun ruolo praticamente dal giorno in cui la battaglia per una maggiore fetta di diritti televisivi finì in scontro con "la cupola", (scontro dal quale ne uscì cornuto e mazziato perché dopo essere stato svantaggiato tutto l'anno, all'ultima giornata si mise d'accordo con certa gente per salvare la Fiorentina in cambio di rinunciare alla sua lotta sui diritti TV, ed ora è finito tra gli inquisiti), vide poi fallire il progetto della "cittadella viola" eccetera...Quindi insomma si rese conto che soldi con la Fiorentina non se ne facevano e la scaricò al fratello.

    Questo per dire che l'atteggiamento a finto prete l'ha sempre avuto dai tempi dei tempi..pure l'anno comprò la Fiorentina diceva "lo faccio perché voglio riportare Firenze dove si merita" eccetera..Se davvero il motivo era quello la comprava prima fallisse e ripianava i debiti di Cecchi Gori. Era ovvio i motivi erano altri non certo moralistici, e l'ha dimostrato in seguito. (tant'è che il suo primo acquisto in seria A fu' Nakata e lo fece sponsor della Tods in Giappone).

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  2. e dopo finì tra gli inquisiti volevo dire, non ed ora

    ho sbagliato

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  3. Pensa tu: ero convinto che Diego della Valle fosse effettivamente il padrone della Fiorentina (nel senso di colui che ha il maggior numero di azioni) anche se il presidente era il fratello, cosa che fra l'altro evitò ai viola la responsabilità diretta nel processo sportivo (in quello penale, se non ho capito male, DDV è stato condannato a Napoli in primo grado con Moggi).
    Mi era sfuggito che si fosse disimpegnato anche dal lato azionario.

    Comunque, che fosse un finto prete lo si capiva benissimo proprio nel calcio: anche senza calciopoli, ricordo la promozione a tavolino in serie B dopo aver parlato per anni di "calcio pulito e senza favoritismi per le grandi" e la pietosa battaglia contro i risultati rotondi (ovviamente solo quando a subirli era lui).

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    1. la Fiorentina nel processo sportivo fu condannata, anche in modo pesante: esclusa dalla Champions League a cui si era qualificata l'anno prima, e 19 punti di penalizzazione (tra l'altro si fece un miracolo immenso l'anno dopo arrivando in Europa League nonostante i -19 punti).
      L'inchiesta fu molto controversa e criticata a Firenze perché dimostrava entrambe le cose: sia che la Fiorentina era stata vittima di un boicottaggio da parte della "cupola" come era evidente a chiunque avesse seguito le partite della Fiorentina quella stagione, (con intercettazioni che furono pubblicate su fiorentina.it proprio inequivocabili ricordo), ma purtroppo (e questo è sfuggito a molti fiorentini e non furono pubblicate queste di intercettazioni su fiorentina.it) anche che all'ultima giornata si erano messi d'accordo con Moggi&Co. per salvare la Fiorentina, anche se poi in realtà non ce ne fu bisogno perché si vinse 3-0 al Brescia senza che nessuno potesse dire nulla, però l'accordo in caso di bisogno, c'era stato.

      Tra l'altro all'epoca dei fatti di calciopoli Diego Della Valle era ancora presidente della Fiorentina se non sbaglio. Fu dopo che si liberò di tutto, ruoli e azioni.
      Al processo di Napoli sia Diego che Andrea Della Valle sono stati condannati in primo grado con Moggi e gli altri.

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  4. Il discorso fu abbastanza semplice: Della Valle iniziò una polemica feroce con tanto di minacce di ricorsi all'antitrust, coinvolgendo tanti presidenti e dirigenti di società che rimangono a bocca asciutta con i diritti TV, riuscendo a creare problemi anche in Lega Calcio.
    Poi guarda caso, non appena iniziata sta battaglia di Della Valle, fioccarono squalifiche del campo assurde, multe molto più pesanti del normale per qualsiasi cosa, 3/4 torti arbitrali ogni partita.
    Tanto che ricordo bene che anche Zoff disse di avere cattivi pensieri che stavamo pagando la polemica in Lega.
    E le intercettazioni ricordo lo dimostravano.
    E Della Valle fu quindi santificato a Firenze in quella circostanza.

    Poi però siccome si stava andando in serie B, e c'era appena stato alla penultima partita di campionato l'episodio scandaloso di Zauri che si improvvisava portiere e parava spudoratamente e vistosamente da tutti, di mano sulla linea il gol decisivo di Jorgensen (che ci avrebbe salvato), con l'arbitro che fischia calcio d'angolo tra lo stupore di tutta la Fiorentina e dei telecronisti.
    Allora a quel punto, e solo a quel punto, con la serie B ad un passo, arrivano i pranzi con Moggi e le intercettazioni che inchiodano la Fiorentina con Mazzini che prometteva in una "ci impegneremo a non cambiare niente di quello che volevamo cambiare", e Moggi in un'altra che dice "aspetta, prima salviamo la Fiorentina poi si parla del resto".

    Accantonati i diritti TV, provò con la cittadella viola, visto non partiva nemmeno quella, ha rinunciato a tutto. Questione di soldi e basta.

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  5. Ho dato una scorsa al mio archivio e puntualizzo quanto segue:

    - i primi avvicinamenti fra Fiorentina e "sistema Moggi" avvengono dopo Fiorentina-Messina, ma ovviamente non coinvolgono subito e direttamente DdV e Moggi, bensì Menicucci e Mazzini, arrivando per gradi all'incontro fra i due grandi protagonisti; dopo Fiorentina-Milan c'è un colloquio telefonico diretto fra DdV e Moggi. e stiamo quindi parlando di un periodo ben precedente ai sette giorni dell'ultima di campionato (a essere sincero, ricordavo anche una telefonata a Mazzini di un DdV basito per il rigore non concesso contro la Lazio, nonostante tutto, ma non sono riuscito a recuperarla, quindi prendila col beneficio d'inventario)

    - DdV, fonte almanacco Panini, nelle stagioni 2004/05 e 2005/06 non è mai stato presidente della Fiorentina, bensì "presidente onorario", carica onorifica che formalmente non ha alcun valore. Presidenti sono indicati prima Salica e poi AdV.
    Certo, per essere sicuri di ogni passaggio di DdV nella Fiorentina si potrebbe fare una visura camerale storica (anche se mancherebbero ugualmente notizie certe sul passaggio di proprietà delle azioni, essendo una Spa), ma ammetto di non averne molta voglia

    - i punti di penalizzazione nel 2006/07 furono poi 15, dopo lo sconto ricevuto in uno dei millemila passaggi successi alla sentenza CAF; poi - parere personale questo - dato il dislivello esistente fra i club italiani, non ci vedo nulla di straordinario conquistare ugualmente la Coppa UEFA (anzi, macchinetta alla mano, nemmeno la Champions league era così irraggiungibile)


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    1. - che ci furono contatti precedenti si, ma se ricordo furono quelli dell'ultima settimana quelli che pesarono il rinvio a giudizio

      - Infatti come t'ho detto era ancora presidente, (onorario e azionista di riferimento, ovvero come è oggi Andrea). Era lui che decideva, come oggi è Andrea che decide e che è considerato universalmente il padrone della Fiorentina. Le azioni sarei quasi sicuro che le passò successivamente. Non posso giurare ma mi ricordo così. Comunque non pesò sull'incriminazione della Fiorentina perché anche Andrea è appunto stato inquisito e addirittura condannato in primo grado come Diego.

      - è vero che dopo ci fu uno sconto sulla penalizzazione attraverso l'arbitrato del coni, ma la condanna di per se' era di 19.
      E rimase tale per diverso tempo se non sbaglio. Quella poi fu una stagione che dire straordinaria per la Fiorentina è proprio riduttivo io me la ricordo benissimo, bella più o meno quanto quella appena finita, di più se consideriamo il peso psicologico dell'estate e della penalizzazione, la delusione per non poter giocare la Champions...fu memorabile.
      Già, di per se', quando la Fiorentina va in Europa a Firenze è festa, se poi ci va con la penalizzazione...

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  6. - Guarda, all'epoca mi ero pure scaricato il testo (ufficiale) dell'incriminazioni di Palazzi, e lì erano indicate punto per punto ogni gara e ogni articolo del CGS contestato; solo che chissà dove l'ho perso...

    - presidente e presidente onorario: stiamo dicendo la stessa cosa, seppure in modo diverso. Formalmente, essendo solo pres.on., DdV non aveva alcun potere decisionale, anche se, sostanzialmente, era lui "la Fiorentina" (basti solo pensare all'esposizione mediatica). Un po' come Pozzo coll'Udinese, di cui rimane il "padrone" pur quando non è anche presidente (come ora). Ammetto che mi ero sempre riproposto di meglio approfondire la mancata retrocessione pur essendo coinvolto AdV, anche se ho sempre pensato che fosse una situazione parallela a Meani-Galliani

    - i -19 erano presenti sicuramente a campionato iniziato, ma mi pare che già ben prima della fine dell'andata erano stati scontati a -15. Poi, giudizi sull'esito della stagione, sono prettamente personali, e quindi abbiamo tutti ragione e torto: diciamo che io mi baso più su numeri e cifre, ecco.

    A proposito, grazie alla Biblioteca del Tifoso Bilanciato, che ha ripreso un articolo del blog di Luca Marotta, ho letto l'ultimo bilancio della Fiorentina (al 31 dicembre 2012), per cui gli attuali proprietari del club (o almeno, all'atto di approvazione del bilancio) sono i seguenti:
    Andrea della Valle: 1%
    Firenze Viola srl: 2%
    Diego della Valle srl: 97%
    per cui DdV non è più azionista della Fiorentina, anche mi viene qualche sospetto su chi possano appartenere le quote del socio di maggioranza dei viola :-)

    Presidente è Mauro Cognigni e Amministratore Delegato, Menicucci (e non Mencucci come avevo scritto prima)

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  7. no no hanno sbagliato è proprio Sandro Mencucci avevi scritto bene prima :D non Menicucci, su questo non ci piove http://it.wikipedia.org/wiki/ACF_Fiorentina_2012-2013

    in ogni caso mi sorprende perché SEMPRE sulle notizie inereti a questo si legge "Andrea Della Valle azionista di riferimento" per esempio qui: http://www.ilgiornale.it/seriea/2013/squadra/7-fiorentina.html

    qui per esempio si definisce azionista di maggioranza anche lui stesso (Andrea): http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/fiorentina/2012/10/19/news/della_valle_squadra_rivoluzionata-44890452/

    Sempre si legge così

    secondo me hanno confuso anche Diego e Andrea oltre a Mencucci/Menicucci

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    1. Mencucci: sono rintronato io, è Mencucci. Non so perché abbia poi letto Menicucci.

      Per il resto, mi sono spiegato male: quelli di "Tifoso Bilanciato" hanno messo in linea il bilancio ufficiale della Fiorentina, per cui o quelli della Fiorentina non sanno nemmeno loro chi sono i loro azionisti o non lo sanno i giornalisti (può essere più probabile questo: ricordo un esilerante articolo del Corriere della Sera sui chi fossero i soci del Foglio)

      Fra l'altro che la Fiorentina appartenga al 97% alla Diego della Valle srl ha come conseguenza che il bilancio è redatto per anno solare e non per stagione sportiva (stessa situazione di Milan e Sampdoria, fra gli altri).

      Comuqne ecco il link

      https://dl.dropboxusercontent.com/u/51629032/Bilanci%20Squadre/Italia/Fiorentina/2012%2012%2031%20Bilancio%20Fiorentina%20Numeri%20e%20NI.pdf

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