08 aprile 2015

Lo strano caso del signor Grillo

Porta a porta di ieri sera (per chi volesse vedere la puntata eccovi il link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b61f1e4e-c91c-4941-8f11-62730347113e.html#p=0) parla di imposte e intervista un dipendente, tale Paolo Grillo, che mostra la sua busta paga di gennaio


Il lordo risulta di oltre 2900 euro mentre il netto è pari a circa 1640 euro. Di qui la considerazione dell'impiegato: pago il 46% di imposte e l'affermazione che sarebbe giusto il 30%.

Ma c'è qualcosa che non torna. E lo si capisce un attimo dopo. Lo stesso dipendente dichiara che la retribuzione lorda annua è pari a 30 mila euro circa. Le immagini lo confermano:


e dicono la verità: su quasi 31 mila euro lordi il signor Paolo paga 7215 euro di irpef e 498 di addizionale regionale.

Prima anomalia: se tutti i messi il reddito lordo fosse di quasi 3000 euro, come può il signor Paolo avere un reddito lordo annuo di 30.000 euro? Sarebbe vicino o superiore ai 40.000 euro.

Seconda anomalia: aggiungiamo pure un altro 1% di addizionale comunale che fanno altri 300 euro e arriviamo a poco più di 8000 euro di imposte su un reddito lordo di 31000. Ovvero poco più di un 25% del reddito, meno dell'imposta "equa" del 30%.


3 commenti:

  1. Ciao, sapresti dirci a che minuto della puntata possiamo trovare il sig Grillo con la sua busta paga?
    So che potrò sembrare pigro a non cercarmelo da solo, ma sorbirmi un'ora di Vespa per trovarlo proprio non ce la faccio... ;-)

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    1. quando finisce la pubblicità c'è un indice a destra del video.. dal minuto 49 e 57 secondi

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  2. Grazie Gian, dopo aver visto il filmato effettivamente concordo con l'articolo: c'è qualcosa che non va nel modo in cui questa vicenda viene presentata. A mio modesto parere, l'anomalia non è tanto nel fatto che la sua retribuzione dell'anno precedente sia di soli 30000 a fronte di un lordo mensile di 3000: in fin dei conti ci sono una miriade di motivi che possono portare ad un abbattimento del lordo nell'arco di un anno, e un solo mese non fa testo. L'anomalia invece per me risiede nell'ammontare complessivo delle ritenute della busta mostrata in tv, ritenute che non mi sembrano attribuibili in toto alle tasse. Su 1352,68 € di trattenute, 545,65 sono denominate "imposta totale" e altri 234,02 sono "totale contributi". Nel filmato non si vede bene, ma questi ultimi due valori sono in linea con quelli di una busta paga che conosco abbastanza bene (la mia, contratto chimico cat. D) e verosimilmente si riferiscono rispettivamente all'irpef (non so se sono incluse le addizionali) e ai contributi previdenziali. Queste due voci quindi rappresentano il grosso, se non il totale, dei contributi pagati dal sig. Grillo, e non sono sicuramente il 46%.
    Al minuto 51:44 si vede qualche dettaglio in più sulle singole voci che vanno a comporre le competenze lorde del mese, e compaiono alcune trattenute consistenti (due da 125,65 €) denominate "REC. FERIE SOLIDAR" e "REC. RETR. IN SOLID."
    Ora, io non voglio certo difendere il governo, nè sostenere che l'attuale pressione fiscale sui dipendenti sia equa, ma queste due voci mi sembrano del tutto slegate dalla contribuzione. Al contrario sembrano voci forse legate a un contratto di solidarietà, ma sarebbe una questione comunque interna all'azienda e non certo classificabile come pressione fiscale.
    Mi sembra illuminante quello che il sig. Grillo dice al minuto 52:10 in risposta alla domanda della giornalista: "Lei si trova qualche volta ad anallizzare la sua busta paga?" "Ho smesso; l'ho fatto e ho smesso". Ecco, forse il sig. Grillo dovrebbe analizzare un po' meglio la sua busta paga, magari facendosi aiutare da un bravo sindacalista o da un CAF, e i giornalisti Rai dovrebbero valutare un po' meglio le fonti per i loro servizi. A partire da Vespa.
    Ciao e grazie
    Davide

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