08 maggio 2010

Come manipolare il mercato

Com'è possibile che alcuni ordini partiti da Chicago (patria degli economisti che credono ciecamente nel libero mercato) facciano tremare le borse, provocando una perdita di 998 punti, superiore ai 777 punti persi dopo che il parlamento USA ha bocciato il piano di salvataggio dell'economia nel 2008?

Chiamiamo mr C. lo speculatore. mr C. è un fondo che gestisce molti soldi e nei mesi scorsi ha comprato molte azioni dell'azienda X ad un prezzo medio di 4 dollari. Ma oggi le azioni dell'azienda X valgono 5 dollari.

mr C. ha una sala piena di operatori di borsa, proveniente da altri fondi. Sanno come operano.
John arriva dal fondo B e sa che quando il fondo B quando compra una certa azione inserisce nel computer un ordine di vendita. Ragiona così: io ho comprato l'azione dell'azienda X a 4,50 e aspetto che salga. Oggi vale 5 e se dovesse scendere sotto 4,90 la vendo.
Quindi il fondo B inserisce un ordine nel computer: se l'azione scende a 4,90, vendi. Lo fa per tutelarsi e non essere costretto a vendere a prezzi più bassi.

Sam arriva dal fondo C e sa che anche il fondo C inserisce un ordine di vendita simile.

Poi c'è Robert che controlla le compra-vendite dell'azione X. Sa che se ci sono forti ordini di acquisto e acquisti ripetuti nel tempo, sa che possono essere stati solo certi fondi coi soldi necessari a comprare grandi quantità di azioni.

Dunque mr C. ha tutti i dati per preparare il colpaccio: ha tante azioni e sa come operano gli altri fondi. Sa soprattutto che ci sono gli ordini di vendita automatici.

Guarda gli ordini d'acquisto dell'azione X. Se l'azione vale 5 dollari, ci sono ordini per acquistare un certo numero di azioni a 4,99, altri per acquistare a 4,98, e così via. Più ci si allontana da 5, più gli ordini di acquisto si diradano. Pochi inseriscono ordini di acquisto a 4,70 e ancor meno a 4,50 oppure a 4 dollari.

In un giorno in cui gli ordini di acquisto scarseggiano, perchè le borse sono in calo e tutti si attendono ulteriori cali, mr C. chiama a raccolta i suoi e ordina: vendete l'azione X.

I suoi collaboratori inseriscono un primo ordine di vendita a 4,95. I computer vendono a chi offre 4,99, poi a chi offre 4,98, poi a chi offre 4,97 e così via fino a 4,95. Il prezzo di scambio scende da 5 a 4.99 e poi via via a 4.95. Basta qualche attimo perchè domanda e offerta ai diversi prezzi si trasformino in compra-vendite.
Poi parte un secondo ordine che fa scendere il prezzo a 4,90 e poi un altro ancora. In pochi secondi il prezzo arriva a 4,90 e poi scende ancora.

Ma più ci allontaniamo dal prezzo di partenza, meno ordini troviamo. La discesa del prezzo accelera: si passa a 4,80 poi a 4,70, poi a 4,50: il 10% in meno, ma sempre più di quanto speso da mr C. per comprare le azioni dell'azienda X.

Nel frattempo il prezzo in calo innesca gli ordini di vendita automatici dei fondi B, C, D. Che lo vogliano o no anch'essi partecipano al gioco. La palla di neve sta provocando la valanga. Gli ordini di vendita abbondano e a prezzi stracciati.

Prima di reagire, gli operatori si chiedono qual è la causa: un attentato terroristico? notizie inattese sull'azienda X? Mentre verificano, i computer vendono.

A questo punto inizia la fase due. Sui terminali sono pronti gli ordini di acquisto. Un invio e il gioco è fatto: mr C. ricompra le azioni. Anche gli altri faranno lo stesso ma a prezzi che via via risalgono.

In pochi minuti ha venduto azioni e le ha ricomprate pagandole un 5-10% in meno.

Tutto chiaro?

Pensate adesso al fatto che si possono fare vendite allo scoperto, cioè di azioni non possedute, pensate che la speculazione che ho immaginato può riguardare non una singola azione ma più azioni, pensate che ci sono di mezzo anche le valute, per cui se un'azione resta ferma ma scende l'euro conviene venderla e comprare dollari, e capite come siano possibili le speculazioni, anche senza immaginare scenari fatti di insider trading e altre irregolarità.

Basta usare la forza finanziaria di qualche fondo dotato di enormi capitali. Già perchè il mercato fatto di tanti operatori "atomistici" esiste solo sui libri e nelle fantasie di qualche economista liberista. Ma di questo parlerò la prossima volta.

2 commenti:

  1. Fantastico direi!
    Se hai qualche miliardo di euro da parte possiamo provare a farlo anche noi!
    A parte gli scherzi...
    Sarebbe il caso che le borse trovino un sistema per arginare questi effetti, perchè non mi sembra una cosa normale.
    Ma questa cosa è possibile farla anche con gli stati e le loro obbligazioni?

    RispondiElimina
  2. l'hanno fatto.. vedi il post Perchè i titoli greci rendono il 20%? http://econoliberal.blogspot.com/2010/04/perche-i-titoli-greci-rendono-il-20.html

    Hanno volutamente venduto i titoli di stato greci. Stranamente quelli che rendono di + sono quelli che scadono tra 2 anni. Strano perchè i 110/130 miliardi prestati alla Grecia sono sufficienti a garantire il rinnovo dei titoli in scandenza nei prossimi 3 anni. Ogni anno scadono titoli greci per circa 40 miliardi.

    Chi compra i titoli greci con scadenza 2012 in circolazione non dovrebbe avere alcun problema a farseli rimborsare e contemporaneamente incasserà un rendimento elevato. E io scommetto 1 euro che chi compra sono gli stessi che hanno innescato le vendite.

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