04 gennaio 2011
Il federalismo alla veneziana
Se c'è una regione in cui la maggioranza di centro-destra può fare quel che vuole senza ostacoli, questa regione è il Veneto.
Lega e PDL nelle ultime elezioni hanno ottenuto all'incirca le stesse percentuali di voti e, insieme, una maggioranza solida. Senza UDC e finiani governano benissimo e per Zaia c'è stato quasi un plebiscito.
Quando appaiono in televisione poi, i leghisti come Zaia, presidente della regione, o Tosi, sindaco leghista di Verona, non perdono occasione di invocare un federalismo che a loro parere risolvervà ogni problema, costringendo le regioni del sud a mettere la testa a posto e porre fine agli sprechi.
Eppure...
Eppure i conti non tornano e gli sprechi paiono all'ordine del giorno proprio in Veneto, come racconta su Repubblica (vedi qui) uno che di leghisti e di nord-est se ne intende, Alberto Statera.
Sprechi, inchieste, cose poco chiare.... insomma il solito repertorio di mal governo italiano, o, come in questa occasione, veneto.
Mal governo che costerà ai veneti un'addizionale regionale dello 0,9%.
Se il buon giorno (federalista) si vede dal mattino.... c'è da credere che il federalismo basato sulla riduzione dei costi sia una cosa seria.
Sul federalismo si vedano anche
http://econoliberal.blogspot.com/2010/12/federalismo-fiscale-ed-equita.html
http://econoliberal.blogspot.com/2010/10/il-federalismo-fiscale-e-lenigma-della.html
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