29 gennaio 2012

Hildebrand


Dopo il caso di Dominique Strauss Kahn (vedi qui) e dopo la condanna dell'ex governatore della Banca d'Italia Fazio, un altro scandalo scuote il mondo della superfinanza. Questa volta sconvolge la banca centrale svizzera, il cui numero uno, Philipp Hildebrand s'è dimesso lo scorso 9 gennaio.

E' successo che la moglie del governatore Hildebrand ha fatto un'operazione speculativa di tipo valutario: ha comprato e rivenduto 512.000 dollari, che si sono rivalutati rispetto al franco svizzero in seguito alla decisione della banca centrale di intervenire per evitare una continua rivalutazione del franco.

Sta succedendo infatti che i capitali, alla ricerca di un porto sicuro, prendono la strada della Svizzera. Il franco si rivaluta mettendo in difficoltà le imprese, spiazzate dalla concorrenza di beni strnaieri. Hildebrand ha così deciso di abbandonare il tasso di cambio flessibile e di applicare un tasso di cambio fisso. Questa operazione ha favorito la moglie, facendole guadagnare 70.000 franchi.

Quando la stampa si occupa della vicenda, Hildebrand prima resiste alle richieste di dimissione e poi cede, benché appoggiato dal governo svizzero e nonostante la vicenda sia assai sospetta.

Infatti pare che le dimissioni di Hildebrand abbiano una regia: è stato il miliardario populista Blocher, leader del partito di destra UDC, che difende il segreto bancario svizzero, a gestire l'operazione mediatica. Ottiene da un informatico i documenti bancari e li passa a un quotidiano zurighese, che li pubblica senza curarsi del modo in cui sono stati ottenuti e senza controllarne la veridicità (la banca riscontra diverse anomalie negli estratti conto pubblicati).

Insomma un complotto o quasi, come nel caso di Dominique Strauss Kahn, con una regia politica di stampo conservatore.

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