28 ottobre 2014

Bilancio Juventus

Il taglio dell'IRAP nella finanziaria 2015 non potrà che far piacere alle squadre di calcio, che spendono in "Stipendi dei giocatori" almeno il 50-60% delle loro entrate. Non a caso la Relazione finanziaria annuale 2013-14 della Juventus inizia proprio con un'attacco all'Irap: senza quell'imposta, avvisa Andrea Agnelli, la Juventus non sarebbe in perdita.

Invece il bilancio 2013-14 s'è chiuso con circa 6 milioni di perdita. Pochi se paragonati ai 95 milioni di qualche anno fa o ai 103 milioni di perdite risultanti dal bilancio dell'Inter.

Come si arriva al risultato di bilancio?

Anzitutto sono saliti i ricavi: 315,8 milioni, 100 in più di due anni prima, quando però la Juventus non ha partecipato alla Champions League, 32 milioni in più della stagione 2012-13.

Se negli ultimi due anni la Juventus ha partecipato alle coppe, i risultati economici sono diversi: 65 milioni di diritti nel 2012-13, quando in Champions c'erano solo due squadre, 50 l'anno scorso, quando le squadre erano tre e la Juventus, terza nel proprio girone, ha poi giocato l'Europa League. Tenuto conto di un modesto aumento dei diritti tv della serie A, i diritti televisivi sono diminuiti di circa 12 milioni in un anno.

I ricavi tuttavia aumentano grazie a sponsor (+ 8 milioni), plusvalenze da cessione di calciatori (passate da 11 a 36 milioni), ricavi da gare (da 38 a 41 milioni) e una serie di altri ricavi legati alla gestione dello stadio e della propria immagine (+9 milioni).

Anche i costi, come i ricavi aumetano, ma meno. Se in due anni i ricavi sono saliti di oltre 100 milioni, i costi sono cresciuti della metà, 52 milioni.

Interessante la voce svalutazione e ammortamento: erano 60 milioni nel 2010-11 e nel 2012-13, sono 60 anche nella stagione 2013-14 (nel 2011-12 sono scesi a 48 milioni). Segno di una società che ha saputo comprare giocatori senza spendere troppo, scegliendo anche giocatori svincolati, per i quali l'ammortamento è quasi zero.

I costi operativi, formati in prevalenza dagli stipendi dei calciatori, in due anni sono saliti di una quarantina di milioni, da 206 a 246 milioni di euro.

Infine il miglioramento dei conti si deve un pò anche a Fiat che mentre ha rinnovato la sponsorizzazione, ha versato 6 milioni di premio. 6 milioni utili insieme a altri premi per ridurre le perdite fin quasi a azzerarle.




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