Da due giorni i mercati finanziari sono sotto pressione per il timore che la Grecia non rispetti i patti sul debito. Le borse crollano e lo spread italiano è passato da 140 a 200 in un giorno e mezzo.
Chi possiede titoli di stato e azioni semplicemente se n'è liberato. Il valore delle azioni è crollato e con esso il prezzo dei titoli di stato, con conseguente crescita del rendimento e quindi dello spread.
Come uscirne?
La Grecia è un problema europeo che andrebbe risolto rompendo l'assurdo ricatto "aiuti in cambio di sacrifici". Non ha funzionato. Alcune centinaia di miliardi di debito greco hanno prodotto danni economici ben maggiori in tutta Europa, se non in tutto il mondo.
La speculazione approfitta delle notizie negative per vendere montagne di titoli e ricomprarli a un prezzo più basso. E' un'operazione che non trasferisce solo soldi dalle tasche di Tizio a quelle di Caio, ma mina i conti pubblici di molti stati, a cominciare dall'Italia.
Il rischio di uno spread in crescita è di trovarsi a pagare interessi maggiori sul loro debito pubblico, e quindi meno risorse destinate a combattere la crisi.
Sappiamo che la BCE ha in programma l'acquisto di titoli di stato. E' ora che si muova e anche pesantemente per combattere la speculazione. L'acquisto massiccio di titoli può fermare la speculazione. Chi vende lo fa per comprare a un prezzo più basso o nel timore che il titolo scenda ancora. Un acquisto massiccio fermerebbe tali vendite e darebbe un segnale agli speculatori.
Dunque Draghi, muoviti e intervieni.
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