Il canone Rai è una tassa sul possesso dei televisori che serve a finanziare la Rai, impegnata a mandare in onda diversi programmi utili alla collettività ma con pochi ascolti e quindi accompagnati da introiti pubblicitari insufficienti a pagarne i costi.
Ma il canone è una tassa molto evasa. Si stima un'evasione compresa tra il 25% e il 47% con punte del 95% per il canone che dovrebbero pagare le imprese (vedi Linkiesta).
Per eliminare o almeno ridurre l'evasione, Renzi sta pensando di trasferire il canone nelle bollette (della luce, immagino), concedendo uno sconto: da 113 euro circa, la tassa scenderà a 100 euro.
Facciamo qualche conto. In Italia esistono oltre 20 milioni di famiglie. Se tutte pagassero 113 euro, l'incasso sarebbe pari a 2 miliardi e 260 milioni.
Ipotizzando un'evasione del 25%, l'incasso reale scende a 1 miliardo e 695 milioni.
Se invece 20 milioni di famiglie pagassero 100 euro a testa, con poche possibilità di evasione visto che si pagherebbe con le fatture dell'energia, l'incasso salirebbe a 2 miliardi. 305 milioni in più.
Si tratta di un importo pari alle somme che la RAI lamenta mancare dai propri ricavi a causa dell'evasione.
A questi importi si dovrebbe aggiungere 1,3 miliardi evasi dalle imprese, secondo le stime.
Quindi a fronte di un modesto calo del canone per i cittadini, lo stato incasserebbe almeno un miliardo e mezzo in più. Una parte finirebbe per coprire le necessità della RAI. E il resto? Forse vedremo finalmente un canale senza pubblicità?
e chi ha un contatore ma non la Tv?
RispondiEliminae le seconde case dove oggi non paghi?
non so come faranno nel primo caso, potrebbero cambiare la tassa, non più sul possesso della tv. non è una situazione molto diffusa
Eliminale seconde case, se tali sono, pagano l'imu. questa è una prova del fatto che sono seconde case.