05 ottobre 2015

Qualche conto sul canone RAI

Il canone Rai è una tassa sul possesso dei televisori che serve a finanziare la Rai, impegnata a mandare in onda diversi programmi utili alla collettività ma con pochi ascolti e quindi accompagnati da introiti pubblicitari insufficienti a pagarne i costi.

Ma il canone è una tassa molto evasa. Si stima un'evasione compresa tra il 25% e il 47% con punte del 95% per il canone che dovrebbero pagare le imprese (vedi Linkiesta).

Per eliminare o almeno ridurre l'evasione, Renzi sta pensando di trasferire il canone nelle bollette (della luce, immagino), concedendo uno sconto: da 113 euro circa, la tassa scenderà a 100 euro.

Facciamo qualche conto. In Italia esistono oltre 20 milioni di famiglie. Se tutte pagassero 113 euro, l'incasso sarebbe pari a 2 miliardi e 260 milioni.
Ipotizzando un'evasione del 25%, l'incasso reale scende a 1 miliardo e 695 milioni.

Se invece 20 milioni di famiglie pagassero 100 euro a testa, con poche possibilità di evasione visto che si pagherebbe con le fatture dell'energia, l'incasso salirebbe a 2 miliardi. 305 milioni in più.

Si tratta di un importo pari alle somme che la RAI lamenta mancare dai propri ricavi a causa dell'evasione.

A questi importi si dovrebbe aggiungere 1,3 miliardi evasi dalle imprese, secondo le stime.

Quindi a fronte di un modesto calo del canone per i cittadini, lo stato incasserebbe almeno un miliardo e mezzo in più. Una parte finirebbe per coprire le necessità della RAI. E il resto? Forse vedremo finalmente un canale senza pubblicità?

2 commenti:

  1. e chi ha un contatore ma non la Tv?
    e le seconde case dove oggi non paghi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non so come faranno nel primo caso, potrebbero cambiare la tassa, non più sul possesso della tv. non è una situazione molto diffusa

      le seconde case, se tali sono, pagano l'imu. questa è una prova del fatto che sono seconde case.

      Elimina

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...