25 luglio 2018

Marchionne

Sergio Marchionne che n'è andato suscitando molta emozione, qualche pessimo commento di chi lo detestava e di chi ha cercato di cavalcarne i meriti (per esempio Di Maio che dice avrei voluto parlargli di auto elettrica...come dire insegnerei a Ronaldo come si gioca a calcio) e una infinità di aneddoti e giudizi sui mass media. Si legge dei maglioni, delle battute, degli scontri con i sindacati, della Fiat portata all'estero. Aspetti interessanti ma che non riguardano la sostanza delle cose, alla quale invece Marchionne era collegato come tutti i grandi capitani di impresa.

Io son sempre stato dalla sua parte, ho scritto diverse volte giudizi positivi su ciò che accadeva in Fiat/FCA negli anni di Marchionne e qualche volta mi son sentito chiedere il perchè.  Ebbene la ragione è semplice: credo che Marchionne fosse molto compente, uno che ha studiato e capito molto meglio di altri l'argomento senza per questo giocare a fare il primo della classe.

Quando si leggevano o sentivano ipotesi azzardate (mi viene in mente questa: Giannino su Alfa Romeo ) pensavo: cosa avete studiato o meglio cosa avete finto di studiare per arrivare a spararla così grossa? 

Ecco, userò rischio con Marchionne non esisteva, non avrebbe mai elaborato ipotesi simili, assurde perchè contrarie a qualunque lezione economica oltre che al buon senso. Se vogliamo ricordarlo usiamo pure gli aneddoti. Son facili da ricordare, stimolano. Ma ricordiamoci anche che era molto competente, capace di andare alla sostanza delle cose come pochi altri. Qualità rara nel nostro paese.

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