L'emergenza coronavirus ha spinto qualche politico a ipotizzare la chiusura della borsa valori di Milano, sommersa dalle vendite. Alle 16 il calo è del 10% e si aggiunge a diversi importanti cali registrati nelle ultime due settimane, ovvero da quando s'è riscontrato il primo caso di coronavirus.
E' una buona idea?
A mio avviso no. Il motivo è semplice: non si scambiano azioni o altri titoli soltanto in borsa, ma anche in tanti altri modi "paralleli". La borsa funziona come un mercato qualsiasi. Le arance si vendono al mercato ma si possono vendere anche in altri modi.
Se il mercato ufficiale è chiuso, chi può accedere al mercato parallelo continuerà a comprare o vendere mentre chi non può farlo rischia di subire le conseguenze. Se il signor Rossi possiede una manciata di azioni e il mercato è aperto, può venderle, se vuole. O tenerle e aspettare tempi migliori. Se è costretto a tenerle ha meno possibilità di scelta. Tra 15 giorni i valori saranno gli stessi, a mercati aperti o chiusi perchè nel frattempo le negoziazioni continueranno, sui mercati paralleli o su altri mercati.
Alcune società come FCA sono quotate a Milano ma anche a Wall Street. Sospendere solo la borsa di Milano vuol dire consentire a qualcuno di spostare le azioni a Wall Street o comunque concludere contratti di compravendita. Il piccolo risparmiatore difficilmente può farlo e alla fine rischia di rimetterci col mercato chiuso.
Nessun commento:
Posta un commento